
Influenza e febbre, però, non potevano non incidere sulle prestazioni di Bocelli, e il sollievo lascia ha lasciato spazio alla sofferenza per quella voce evidenteente limitata dall'influenza e dagli antibiotici. La generosità di Bocelli è stata ripagata dal sostegno del pubblico, e affiancata da un cast di grandissimo valore: dal direttore d'orchestra Fabio Lusi, tornato dal Metropolitan di News York alla sua Genova per questa rappresentazione, a una Juliette (Maite Alberola) convicente dall'inizio alla fine.
Al termine della rappresentazione (oltre 3 ore, con una sola pausa di 30 minuti) Bocelli è apparso pallido e stanco, ma sorridente per il saluto che il pubblico genovese, nonostante l'esibizione certo non all'altezza delle aspettative, ha voluto tributargli.
IL COMMENTO
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