cronaca

Presenti al tavolo azienda, sindacati e istituzioni
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È il giorno di Ilva, vertice concluso dopo meno di due ore a Roma. Nella sede del Ministero dello Sviluppo Economico Governo, istituzioni e sindacati intorno ad un tavolo per affrontare il tema dello stabilimento di Genova. Il Governo ha detto "sì" al mantenimento dell'accordo di programma.

Un vertice che è stato convocato ad hoc per capire proprio quest'ultimo, quello che fa più paura anche in vista del 10 febbraio quando saranno ufficializzate le manifestazioni di interesse per l'acquisto dell'intero gruppo.

I lavoratori sono rimasti a Genova, saranno telefoni bollenti sulla linea con Roma. A Roma sindacati e istituzioni con la Fiom che ha già annunciato manifestazioni se sarà fumata nera e domani è' già programmata un'assemblea generale in fabbrica. Appunto.

L'accordo di programma non si tocca, bisogna garantire la tutela occupazionale: "Proprio così - aveva spiegato a Primocanale Luca Maestripieri, segretario generale Cisl di Genova - vogliamo avere garanzie e chiarezza dal Governo sapendo benissimo che al tavolo mancherà l'azienda, la nuova proprietà, con cui bisognerà confrontarsi sul piano aziendale"  

ORE 17:15 - IL GOVERNO: "L'ACCORDO DI PROGRAMMA RIMANE IN ESSERE" - Secondo le utlime indiscrezioni trapelate dal tavolo del Mise, il Governo ha confermato che l'Accordo di Programma del 2005 è ancora in essere e verrà reso esigibile con i nuovi acquirenti di Ilva. Le modalità di quest'ultimo punto dovranno essere discusse con tutti i soggetti della trattativa dopo il 10 febbraio, data di scadenza per le manifestazioni d'interesse. Il vertice è ancora in corso, ma tra i sindacati c'è moderata soddisfazione.

ORE 17:00 - "L'Ilva è una eccellenza italiana. Rischia grosso ma bisogna fare tutto il possibile perché possa continuare a vivere. Bisogna mettercela tutta". Lo ha detto Antonio Gozzi, presidente di Duferco e Federacciai (e patron della Virtus Entella), oggi a Chiavari

ORE 15:40 - È cominciato il vertice al 
Mise

ORE 15:30 - APA: "NON SARA' SEMPLICE" -
Sicuramente è una vertenza molto complicata, sappiamo che non sarà semplice arrivare ad una soluzione ma intanto ci aspettiamo alcune risposte dal Governo sull'accordo di programma per capire cosa succederà anche alla luce del fatto che il 10 febbraio saranno rese pubbliche le manifestazioni d'interesse dei soggetti che vogliono acquistare il gruppo", ha detto Antonio Apa, segretario genovese della Uilm prima di entrare al Mise per l'incontro su Ilva

ORE 15:00 - DORIA: "PER NOI L'ACCORDO È VALIDO" - 
È arrivato al Mise intorno alle 14 il sindaco di Genova Marco Doria che ha salutato i sindacati e poi ha parlato dell'incontro: "L'accordo di programma per noi è valido e nessuno ha detto che era stato disdetto - spiega il primo cittadino - noi vogliamo difendere il nostro stabilimento ma sappiamo che è una vertenza molto complessa che coinvolge tutti gli stabilimenti italiani

ORE 14:45 - ASSEMBLEA L'8 FEBBRAIO - L'assemblea in fabbrica per i lavoratori Fiom-Cgil si terrà lunedì 8 febbraio. Ad annunciarlo è Armando Palombo (Fiom). Scongiurate azioni di protesta in città prima della prossima settimana.

ORE 14:30 - VELLA: LO SCENARIO È DIFFICILE"
- "Lo scenario è difficile. È prevista la vendita dell'azienda di qui a giugno e da questo deriva la preoccupazione. Abbiamo perso a Genova già tanti posti di lavoro e non possiamo permetterci di perderne altri". Così il segretario generale Fim Cisl poco prima dell'inizio del vertice al Mise. 

ORE 12:45 - FIM CISL PRIMA DELEGAZIONE AD ARRIVARE - È' stata la delegazione della Fim CISL la prima ad arrivare, con largo anticipo, nella zona di via del Molise dove si trova il Ministero dello Sviluppo economico: si tratta di Alessandro Vella, segretario generale ligure, e due delegati delle Rsu

ORE 11:45 - BASSO: "PRIORITA' GOVERNO SIA OCCUPAZIONE" - "La priorità del Governo nella scelta del nuovo proprietario di Ilva deve essere quella di scegliere il soggetto che dia maggiori garanzie per la tutela occupazione", così il parlamentare genovese del Pd Lorenzo Basso intervistato da Primocanale a Roma parla del vertice di oggi al Ministero dello Sviluppo Economico e spiega quali saranno anche i prossimi passi dopo il 10 febbraio quando diventeranno pubbliche le manifestazioni di interesse dei potenziali acquirenti: "Nel mese successivo infatti saranno analizzate le proposte di tutti i soggetti e in quel frangente penso che la partita sarà decisiva"

ORE 10:30 - RIXI INCONTRA PARLAMENTARI - L'assessore regionale allo sviluppo economico Edoardo Rixi prima del vertice al Mise ha incontrato alla Camera diversi parlamentari per parlare deLLa questione Ilva: "Per sensibilizzarli sull'incontro di oggi soprattutto sull'accordo di programma. Per noi è' ancora in essere e mi sembra curioso che all'interno del bando di cessione del gruppo non ci sia alcun riferimento a quanto sottoscritto dai vecchi proprietari. Su questo punto la posizione della Regione è' assolutamente chiara "

ORE 9:15 - PER IL GOVERNO C'È IL VICE MINISTRO BELLANOVA - Al tavolo programmato al Ministero dello Sviluppo Economico in rappresentanza del Governo ci sarà il vice ministro Teresa Bellanova da pochissimi giorni promossa in questo nuovo ruolo dopo essere stata sottosegretario al Lavoro. Con una lunga carriera alle spalle nell'ambito delle organizzazioni sindacali, la Bellanova aveva seguito la vicenda Ilva in occasione della seconda fase dell'accordo di programma ed ebbe durante le trattative anche uno scontro con l'attuale leader del FIOM genovese Manganaro che oggi pomeriggi ritroverà dall'altra parte del tavolo

ORE 9:00 - ANCHE LE RSU AL VERTICE - Oltre alle istituzioni saranno presenti al vertice Ilva ovviamente le organizzazioni sindacali: presenti i leader di Fiom, Fim e Cisl, i segretari confederali genovesi e anche le delegazioni delle Rsu. Complessivamente sarà rappresentata da una dozzina di persone la rappresentanza dei sindacati a ogni livello. Non sono previsti pullman da Genova, i lavoratori aspetteranno in fabbrica attendendo notizie dal vertice al Ministero dello Sviluppo Economico.

ORE 8:00
 - VELLA: "OGGI INIZIO DI UN CONFRONTO" - "Oggi al Ministero dello Sviluppo sarà solo l'inizio di un confronto che poi si svilupperà anche quando i gruppi interessati a ilva presenteranno il piano aziendale", ha detto Alessandro Vella segretario della Fim CISL in partenza per il vertice a Roma.

E poi aggiunge: "Partiamo da un concetto, la tutela occupazione rappresenta la priorità e vogliamo capire cosa dirà il Governo, poi ci sarà anche un confronto sui piani industriali che forniranno i nuovi potenziali acquirenti: da parte nostra non siamo disponibili ad accettare neppure una perdita di un posto di lavoro qui su Genova, su questo non si discute. La vicenda Ilva sarà una partita molto complicata da affrontare e un'altra tappa importante sarà senza dubbio la data del 10 febbraio quando avremo un quadro più chiaro sui possibili soggetti interessati all'acquisizione del gruppo".

ORE 7:30 - RIXI: "PER NOI ACCORDO È VALIDO" - "Siamo dalla parte dei lavoratori, il Governo ci deve dire chiaramente che cosa intende fare sull'accordo di programma che per noi è' assolutamente valido". Edoardo Rixi, assessore regionale allo Sviluppo Economico, sarà presente questo pomeriggio al tavolo del Mise insieme al presidente della Regione Giovanni Toti. 

"Genova non può perdere un pezzo importante del suo tessuto industriale come Ilva, serve da parte del Governo chiarezza e risposte precise sull'accordo di programma perché rappresenta un aspetto fondamentale per la salvaguardia occupazionale e siamo pronti a scendere in piazza con i lavoratori se arriveranno risposte negative".


ORE 7:15 - MANGANARO: "VOGLIAMO RISPOSTA CHIARA" - "Vogliamo una risposta chiara e basta". La domanda che questo pomeriggio formulerà la FIOM CGIL nel vertice al Ministero dello Svillupp Economico sullo stabilimento di Genova è' questa: "Vogliamo sapere se l'accordo di programma - spiega Bruno Manganaro, segretario genovese della Fiom Cgil - che riguarda i lavoratori di Cornigliano resta valido anche per i nuovi acquirenti del gruppo oppure no. E chiediamo risposte precise, nel caso si provasse a parlare d'altro per noi sarebbe considerato un no. In caso di risposta positiva allora pronti a sederci intorno ad un tavolo per approfondire la discussione".

Intanto domani mattina è' già stata convocata in fabbrica un'assemblea generale: "E noi porteremo all'attenzione dei lavoratori - spiega ancora il leader della Fiom - il risultato dell'incontro odierno ma in caso di risposta negativa torneremo in piazza".