Cultura e spettacolo

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Domani ai Parchi alle 21.15 sedici danzatori di età compresa fra i 17 e i 20 anni
1 minuto e 49 secondi di lettura
di Dario Vassallo

In un'alternanza tra compagnie storiche e giovani talenti che è la cifra stilistica di questo Festival di Nervi targato Jacopo Bellussi, dopo il Balletto di Stoccarda che ha incantato il pubblico, domani ai Parchi arriva la vitalità e l’energia di una nuova generazione di danzatori: il Bayerisches Junior Ballett München, compagnia giovanile fondata nel 2010 da Ivan Liška come prima formazione junior della Germania che è diventata ambasciatrice culturale del Land bavarese. Sedici giovani danzatori provenienti da tutto il mondo, di età compresa tra i 17 e i 20 anni, impegnati in sei creazioni firmate da grandi coreografi del nostro tempo: “Lavorare con coreografi viventi – sottolinea il direttore artistico Ivan Liška che nel 1975 ha danzato a Nervi due volte, nel 1975 e nel 1966 – è stato un privilegio speciale nella mia carriera. Grazie a questa esperienza, promuovo con convinzione opportunità simili per la prossima generazione di ballerini. Durante i due anni di impegno nella compagnia junior, desideriamo trasmettere ai giovani ballerini idealismo, disciplina e creatività. Sul palcoscenico mostriamo la verità, e spetta a chi ha il coraggio di cercarla con il cuore riscoprire, in tempo reale, il significato dei nostri movimenti”.

Un momento del balletto 'Devil's kitchen'

Il programma

Il programma prevede Bach-Suite 3 di John Neumeier, opera neoclassica del grande coreografo che si configura come una sequenza di soli, pas de deux e momenti d’insieme; Night on Bald Mountain creata da Eric Gauthier l'anno scorso proprio per la compagnia bavarese sul celebre poema sinfonico di UMusorgskij Una notte sul Monte CalvoSongs of a Wayfarer di Jiří Kylián, uno dei suoi brani più noti sul ciclo di Lieder di Gustav Mahler; 3/4 Preludes di Richard Siegal, il lavoro più giocoso e brillante sui Three Preludes di George Gershwin e infine Devil’s Kitchen, nuovissima creazione di Marco Goecke andata in scena a Monaco lo scorso 11 giugno, costruita per la compagnia su musiche dei Pink Floyd: un lavoro nato a stretto contatto coi giovani danzatori, tra le loro esperienze quotidiane e le riflessioni più intime, simbolicamente ambientato in una “cucina del diavolo”, luogo di emotività e scoperta artistica.

 

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