
Prima era stato scagionato dall'ipotesi di reato di induzione al suicidio, ora è stato assolto anche dal reato di maltrattamenti e lesioni. Finisce l'incubo giudiziario per il padre albanese di quattro figli marito della donna di 36 anni che il 7 gennaio si era tolta la vita lanciandosi dal quarto piano, seguita pochi secondi dopo dalla sorella. La mamma, morta sul colpo, aveva denunciato il marito di maltrattamenti e lesioni, per questo era finita, a dire anche della sorella, in grande stato di depressione. La coppia era in via di separazione.
Una tragedia che aveva colpito tutti proprio perché la mamma si era gettata nel vuoto a pochi minuti di distanza dalla sorella e, come trapelato, in un primo momento, per paura che gli fossero portati via i figli.
Una storia però molto complessa e dalle due facce: quella raccontata dall'avvocato del tribunale che curava gli interessi dei figlie e dai poliziotti della squadra mobile titolari delle indagini che disegnavano l'uomo, un imprenditore, come una persona equilibrata e capace di rivestire il ruolo di papà con attenzione, tanto che i bambini estinta la procedura di separazione per la morte della mamma, erano, e sono ancora affidati all'uomo. Gli inquirenti esclusero anche che l'uomo fosse un fondamentalista islamico, come aveva accusato la moglie.
Opposta la verità raccontata dalla gente di Sampierdarena: conoscenti e amici della donna che hanno descritto il marito come un coniuge che non rispettava la moglie e questo avrebbe contribuito a fare perdere la lucidità alla donna, fra l'altro economicamente del tutto dipendente dall'uomo. Un papà, dissero ancora le amiche della vittima, disattento anche nei confronti dei figli.
Per dimostrare la loro solidarietà alla mamma deceduta gli amici, fra cui tante altre madri, si erano dati appuntamento sotto il ponte San Giorgio, in Valpolcevera, per una preghiera per l'amica scomparsa.
L'udienza che ha assolto l'uomo si è svolta ieri mattina in tribunale: è stato il giudice Pisaturo ad assolvere il papà dei quattro figli, difeso dall'avvocato Anna Serafino, dai reati di maltrattamento e lesioni.
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IL COMMENTO
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