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La misura per alleviare il Natale a quasi mille famiglie in difficoltà, specie dopo la pandemia
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GENOVA - "Una misura storica per gli inquilini delle case popolari": la definisce così Pietro Piciocchi, assessore al bilancio e alla casa del Comune di Genova. "Abbiamo stanziato 3 milioni di euro per annullare la morosità di tutte quelle famiglie entrate in crisi a febbraio 2020 con l’avvento della pandemia. Su 8 mila contratti, circa 580 famiglie non riescono più a pagare", per la perdita di lavoro o entrate a causa del Covid-19. Non ci sono precedenti in città di un aiuto di questo tipo. Aiuto che riceveranno anche "coloro che si trovano nella fascia più bassa, fino ai 6500 euro di reddito, per annullare o compartecipare su debiti accumulati anche in precedenza della pandemia, a patto che si rientri nel tempo. Abbiamo sospeso per un anno le procedure di decadenza, circa mille famiglie vedranno un debito cancellato o ridimensionato, regalando loro un Natale migliore e più sereno. Anche perché sfratti e situazioni economiche difficili ci toccano sempre da vicino". 

Questo andrà a toccare, in particolare, i pensionati con pensione minima che cronicamente non riescono ad assolvere ai pagamenti con regolarità: il contributo sarà tale da consentire un piano di rientro graduale dalla situazione di morosità. I "nuovi" morosi da febbraio 2020 sono 583 per un ammontare complessivo di debito nei confronti dell’ente proprietario dell’alloggio, Arte Genova e Come di Genova, di oltre 713.000 euro. I morosi di fascia reddituale A0 – fino a 6.669 euro lordi annui – sono 339 per un totale di debito di oltre 3,3 milioni di euro. In totale i beneficiari del contributo saranno 922 famiglie. Il contributo sarà distribuito per la totale cancellazione del debito maturato per i 583 nuclei familiari di nuova morosità, mentre per quelli di fascia A0 è previsto un piano di rientro su 4 scaglioni per un totale di oltre 2,27 milioni di euro. Gli scaglioni di debito previsti sono: 255 nuclei fino a 15.000 euro con copertura totale del 100% del debito con l’erogazione di 1,274 milioni di euro; 58 tra 15 e 25.000 euro di debito per una copertura del 60% del debito con l’erogazione di oltre 676.000 euro; 16 tra i 25 e i 35.000 euro per una copertura del 40% con l’erogazione di circa 192.500 euro; 10 oltre i 35.000 euro di debito per una copertura del 30% del debito con l’erogazione di poco meno di 130.000 euro.

Sono tanti gli attori in campo per dare una mano, in prima linea Arte Genova che gestisce tutto il patrimonio di edilizia residenziale pubblica sia di sua proprietà sia dei Comune. "Su 9.000 contratti attivi circa riscontriamo oltre 2.000 anomalie contrattuali: l’intervento del Comune di Genova incide sulla metà di anomalie risolvendo in modo radicale le situazioni di 583 nuclei su famiglie andate in difficoltà con emergenza Covid", ha spiegato l’amministratore unico di Arte Genova Paolo Gallo. "Con la linea prevista per i nuclei sotto 6.700 euro di reddito, in forte disagio, l’intervento è articolato su fasce di debito dando loro la possibilità di vedere la luce in fondo al tunnel. Lo sforzo che vogliamo fare è andare oltre l’assistenzialismo: oltre al contributo sulla morosità, è in programma un investimento di 300 milioni per l’efficientamento energetico per abbattere le spese di edifici che oggi si presentano come fortemente energivori". 

(Foto da Instagram @italiacasepopolari)