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Il tecnico delle Aquile vuole far giocare i migliori a San Siro contro i nerazzurri: no ai calcoli
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Thiago Motta vuole uno Spezia all'altezza della sfida di domani, alle 18,30 a San Siro contro l'Inter che per il tecnico italo-brasiliano vuol dire il "triplete" del 2010. C'è da riscattare la batosta col Bologna: "Abbiamo fatto un buon primo tempo, nel secondo è mancata la continuità e la qualità per ripartire meglio e finire le azioni".

Alla vigilia della partenza per Milano, la squadra ha ricevuto la visita del proprietario Platek, che ha incoraggiato la squadra: "Io sono soddisfatto di quello che fanno i ragazzi in campo, come si allenano, possiamo migliorare sempre, abbiamo una partita importante da affrontare al massimo, sappiamo il livello dell'avversario.

Che cosa significa per Motta affrontare i campioni d'Italia in carica? "Mi aspetto una partita difficile, serve una partita perfetta a livello di concentrazione, atteggiamento e serve il coraggio quando avremo la palla di provare ad attaccarli e metterli in difficoltà".

Il tecnico esclude rotazioni in vista: "Io penso partita per partita, a San Siro andrà in campo la squadra migliore possibile in questo momento. Io cerco sempre di mettere i più forti in campo e fare la squadra migliore per competere con l'avversario che abbiamo di fronte".

Una parola per Maggiore ("Credo che Giulio non sia sacrificato, fa un grandissimo lavoro giocando in diversi ruoli, so qual è la sia posizione migliore ma in certe circostanza deve fare un altro ruolo e lo fa alla perfezione perché ha un atteggiamento perfetto e ha voglia di fare bene e aiutare la squadra") e per Reca: "Sta bene, ha giocato molto bene sia nella fase difensiva andando in avanti a pressare il suo avversario sia in attacco, è un giocatore che sulla fascia può essere un giocatore importante, ha caratteristiche diverse da Bastoni e da Ferrer. È importante per lui, per la squadra, per Simone perché fa crescere tutti".

L'Inter non è un'avversaria come le altre: "È un club dove sono stato bene, con dei tifosi che mi hanno accolto in modo fantastico, io e la mia famiglia siamo stati benissimo, sia a livello sportivo ma anche personale, ho tanto per cui essere grato ma prima e dopo della partita, durante la partita darò il massimo come voglio dai miei giocatori per fare una grande prestazione".

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