Sulla strada del ritorno da Reggio Emilia, l’euforia si mischia a un profondo senso di liberazione. Al decimo tentativo, finalmente il Genoa vince una partita e dichiara aperto un campionato fin qui in salita tremenda. La pennellata di Martin, il colpo di testa per niente semplice di Ostigard, la rete che si gonfia, il boato che si alza dal settore rossoblù. E poi quella corsa collettiva dalla panchina per festeggiare alla grandissima un Leo che, a furor di popolo, ora diventa Ostigol.
Tutto molto bello, tutto molto da Genoa. Già, ma non c’è anche una panchina da assegnare? Al Centro Signorini, in un martedì dedicato allo scarico, si guarda soprattutto a domani, quando riprenderà la preparazione. Chi guiderà i lavori in campo per cominciare a preparare la partita di domenica? In questo momento, ecco la domanda dell'anno. Passano le ore e al momento sulla panchina rossoblù, oltre a Murgita e Criscito, siede soprattutto il silenzio.
De Rossi aspetta un cenno che al momento non c’è
Dopo l’accelerazione della trattativa con De Rossi nel pomeriggio di lunedì, non era fuori dal mondo aspettarsi un annuncio in mattinata. Invece, silenzio. E mentre Daniele, dopo aver disdetto il suo viaggio in Argentina previsto nel fine settimana per andare ad assistere a Boca-River, rimane in un noto hotel di Milano in attesa di un cenno da Pegli, di ora in ora crescono le possibilità di una strada alternativa, dove non c’è bisogno né di annunci né tantomeno di burocrazia: la conferma di Murgita e Criscito. Almeno fino alla partita di domenica con la Fiorentina.
Può essere? L’etichetta ad interim spiega tutto, ma in certe circostanze non spiega proprio niente. E allora, aspettando l’allenamento di mercoledì, al momento non è certo campata per aria la conferma della super coppia di cuori rossoblù che, da sabato a lunedì, alla velocità della luce ha rivitalizzato una squadra ereditata in totale confusione e presentata a Reggio Emilia con un capo e una coda.
La possibilità Vanoli, in corsa anche a Bergamo
Dal tavolo della panchina rossoblù non si è ancora alzato Vanoli, outsider che conserva buone possibilità. Anche se l’ex tecnico del Torino, peraltro sempre sotto contratto con i granata, per andare a chiedere la risoluzione aspetta da Villa Rostan un passo concreto che al momento non c’è.
Un Vanoli uscito dalla corsa per la guida della Fiorentina, ma che butta un occhio in direzione Bergamo, dove la posizione di Juric, tra Champions e campionato, entro domenica subirà due robuste e decisive verifiche.
La Fiorentina al Ferraris con Galloppa ad interim
Firenze, a proposito. Pioli ha alzato il muro: niente dimissioni, né risoluzione consensuale. Così, i viola hanno dovuto licenziarlo. Giovedì la squadra in Conference League sarà guidata ad interim dal tecnico della Primavera Galloppa: una soluzione ponte che, considerati i tempi, potrebbe allungarsi anche alla sfida di domenica al Ferraris. Intanto, uscito di scena Vanoli, ecco salire le quotazioni di D’Aversa. Anche se, come sta accadendo con De Rossi, manca l’ultimo passo, quello decisivo. Ci sarà? Morale: orecchie sempre tese verso novità che potrebbero arrivare tra un minuto. O forse non subito. O forse mai.