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Sport

La coppia di genovesi Alberto e Cristina dimostra che lo sport può portare energia, benessere e nuovi stimoli a ogni età
4 minuti e 5 secondi di lettura
di Tiziana Oberti
Lo scorso 25 agosto hanno nuotato i circa 3.3 km in un'ora e due minuti

"Abbiamo attraversato a nuoto lo Stretto ed è stata un'esperienza unica soprattutto perché l'abbiamo fatto insieme, bracciata dopo bracciata, e sentiamo di poter essere da stimolo per molti non più giovani come noi visto che abbiamo iniziato a nuotare da over 60. Ora nuotiamo per scelta e ogni bracciata ci regala un senso di pace mai provato prima". Alberto Scaringi e Cristina Copello hanno sfidato paure, stanchezza e i limiti del corpo per regalarsi un sogno: la traversata insieme dello Stretto di Messina.

Lui medico in pensione di 68 anni e lei bancaria di 65 anni, fianco a fianco, hanno dimostrato che non esiste età per ricominciare, per sorprendersi e per ritrovare la forza dentro di sé. Con coraggio e determinazione, hanno trasformato ogni difficoltà in un nuovo punto di partenza, dimostrando quanto lo sport possa essere una rinascita, una fonte di gioia e un’occasione per vivere la vita con il cuore leggero e il sorriso sulle labbra.

La traversata dello Stretto di Messina è una sfida di nuoto tra le coste della Sicilia e della Calabria, un passaggio di circa 3,3 chilometri che mette alla prova resistenza, tecnica e determinazione. Lo scorso 25 agosto Alberto ha terminato la traversata in 1.02.16 mentre Cristina in 1.02.29. Questo tratto di mare è famoso per le sue correnti variabili e le condizioni spesso impegnative, che rendono l’impresa non solo uno sforzo fisico ma anche mentale. 

La loro emozione in questa intervista-doppia a Primocanale.it

Cosa vi ha spinto a iniziare a nuotare dopo i 60 anni?

Cristina: Senza dubbio la necessità ortopedica post intervento! Era per me una attività noiosa. Odiavo il cloro.

Alberto: Avevo sempre frequentato l'acqua ma senza impegno anche perché facevamo altre attività e c'era il lavoro

Quali difficoltà avete incontrato all’inizio di questa nuova attività?

Cristina: Tantissime! Mi sembrava impossibile non riuscire a fare una vasca da 25 senza affanno ma così era... c'è voluto impegno e l'incontro con swimprove che mi hanno iniziata!

Alberto: Particolare difficoltà? Nessuna mi sono subito sentito nel mio ambiente

In che modo il nuoto ha cambiato la vostra vita quotidiana e il vostro benessere?

Cristina e Alberto: E' diventato quasi un lavoro!!! Scherzi a parte l'ha cambiata in meglio. Uscire dalla piscina col sorriso e col segno degli occhialini ti aiuta ad affrontare meglio la giornata!

Come vi siete motivati a continuare e a migliorare insieme?

Cristina: Ci siamo motivati in maniera diversa, lui con la sua allenatrice io con il mio gruppo ma con la stessa determinazione

Che preparazione avete fatto per affrontare la traversata dello Stretto?

Cristina: La mia preparazione è partita da ground zero... praticamente galleggiavo sino a due anni fa per cui questi anni sono serviti per costruire le basi per poter affrontare lo Stretto.

Alberto: Io ero avanti, avevo già fatto lo stretto nel '23, partecipato a diverse gare in mare aperto, fatto la traversata del Bosforo nel '24, con risultati discreti per l'età. Ho però avuto alti e bassi di salute come la frattura del femore con protesi, in questo ultimo anno per cui c'è voluta molta volontà a fare gli allenamenti invernali in piscina.

Quali emozioni avete provato durante la traversata, soprattutto nuotando fianco a fianco?

Cristina: durante la traversata sapevo che lui c'era e mi dava tranquillità anche se all'inizio mi dava fastidio perché gli toccavo i piedi (ride ndr) così poi sono passata davanti e ho fatto la "capocordata" in assoluta pace e tranquillità, in quel blu così avvolgente, sino a 100 metri dalla costa calabra dove lui ha sprintato e siamo arrivati praticamente insieme!

Alberto: Preciso, ho toccato terra prima io (ride ndr)!

Come pensate che questa esperienza abbia influito sul vostro rapporto di coppia?

Alberto: Avevo paura che Cristina avesse qualche difficoltà in mare così aperto però quando l'ho vista davanti ero felice ma l'istinto agonistico ha prevalso alla fine (ride ndr)

Cristina: Questa esperienza è servita a capire di più le difficoltà e i pregi dell'altro.

C’è stato un momento particolare nelle settimane di allenamento o durante la traversata che vi ha fatto sentire più uniti o più forti?

Alberto: Durante un miglio in condizioni marine difficili, onde, vento, corrente, ero in discreta difficoltà e temevo che non riuscisse a completare la gara invece con mia grandissima soddisfazione l'ho vista arrivare sorridente a pochi minuti da me e allora mi sono detto "ce la può fare".

Cristina: Ad agosto e, paradossalmente ad Aosta nella piscina da 50, da me aborrita inizialmente, ho ottenuto le mie migliori prestazioni e ho quindi capito che potevo farcela.

Che consiglio dareste a chi, come voi, sta pensando di iniziare a nuotare o a praticare uno sport dopo i 60 anni?

Consigli? Ognuno ha la sua strada, certamente deve essere chiaro che non è mai troppo tardi per coltivare i propri sogni, chiaramente con un po' di pazienza.
L'importante è continuare.

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