Da tempo Nikola Krstovic, uno dei simboli più recenti del Lecce, aveva la valigia in mano. Curioso che lasci il club pugliese proprio alla vigilia della prima di campionato. Lo aspettavano sabato al Ferraris, invece sarà domenica a Bergamo per sfidare il Pisa di Gilardino.
Il Genoa, in vista della sfida che inaugurerà il campionato (ore 18.30, arbitra Massa di Imperia), prendendo atto che il principale terminale offensivo avversario non ci sarà, senz’altro non si strapperà le vesti. Toccherà soprattutto a Camarda, emergente del Milan mandato in prestito in Puglia a fare esperienza, reggere l’attacco dei salentini.
Intrecci di pallone accostano il passaggio di Krstovic alla Dea a quello di Retegui l’anno scorso, dal Genoa proprio in direzione Bergamo. Più o meno con la stessa valutazione di mercato: 25 milioni. Ora il montenegrino ha il compito di non far rimpiangere Mateo, spinto a furia di milioni verso il calcio arabo. Milioni, addirittura 68: questa l’attuale valutazione del centravanti azzurro, con gran soddisfazione di un’Atalanta che così piazza una nuova, eccezionale plusvalenza, nel giro di soli 12 mesi.
Il neo rossoblu Colombo, felicissimo di essere approdato al Grifone, osserva il valzer dei colleghi con gran curiosità, sognando quel salto di qualità in carriera che, necessariamente, passerà attraverso stagioni da leader. Come quelle di Krstovic e Retegui. Come quella che proverà a costruirsi da sabato, cominciando dal più classico dei gol dell’ex. Proprio di fronte a quel Lecce con cui ha scoperto il calcio dei grandi.
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