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GENOVA - Il Milan arriverà a Genova in aereo. Per il match col Genoa i rossoneri giungeranno nel capoluogo ligure di sabato a poche ore dalla sfida coi rossoblù al Ferraris alle 20,45.

Autostrade brutte e trafficate, trasporto ferroviario che non è ad alta velocità e così come già fecero in passato Juve e Spal (i ferraresi giunsero in treno) hanno scelto alti trasferimenti bocciando l’A7 e pure l’A26.

GENOVA - Andrea Pirlo sa bene di giocarsi molto nella partita di domani ad Ascoli. La Sampdoria è chiamata al riscatto dopo le ultime sconfitte con Como e Catanzaro - che hanno fatto precipitare i blucerchiati in penultima posizione - e lo stesso club ha chiesto al tecnico bresciano una veloce inversione di tendenza in termini di risultati e prestazioni.

"La squadra è unita, il gruppo rema tutto dalla stessa parte. L'obiettivo è mettere il massimo impegno in ogni partita. La gara di domani è fondamentale, abbiamo bisogno di una scintilla. Ad Ascoli per vincere" dice Pirlo da Bogliasco al fianco del dt Legrottaglie che gli ha rinnovato la fiducia anche a nome della proprietà Radrizzani/Manfredi in settimana.

Una Samp che ha voglia di uscire dalla crisi e che cerca risultati anche lontano da Marassi dove fin qui - autentico tabù - ha perso quattro volte di fila. "Ma non va bene neppure fuori casa. Troppi errori singoli più che di squadra. Stiamo lavorando per migliorare - dice Pirlo - dobbiamo avere la stessa voglia in casa e fuori. La pressione di Marassi? Sì, c'è più pressione ma deve passare. Abbiamo trascorso questa settimana con tensione, pressione. Ma sempre uniti. Il gruppo lavora. Remiamo tutti dalla stessa parte. Dobbiamo uscirne insieme".

Chi sono i responsabili di questo momento così difficile? "Non è colpa delle proprietà, dei giocatori p degli allenatori. La colpa è di tutti - dice Pirlo - quando si perde si perde tutti insieme e vuole dire che all’interno c’è qualcosa che non funziona o che non si riesce a tirare fuori. Abbiamo sempre cercato di lavorare sul fattore psicologico, perché si vede la pressione di dover vincere a tutti i costi le partite. Bisogna continuare a lavorare pensando che le partite sono tutte le difficili. Poi ci sono gli episodi che cambiano le stagioni e le partite: basta una vittoria per dare al via a una serie positiva".

A questa Sampdoria mancano i leader, i giocatori d'esperienza in grado di fare la differenza? Due elementi come Ricci e Borini ad oggi stanno deludendo nel contesto di una squadra costruita soprattutto sui giovani. "Manca un leader? Lo cerchiamo e lo vogliamo. Ne abbiamo parlato. I giocatori esperti devono prendersi le esponsabilità e trascinare gli altri con il carisma. Una dote che non si compra e che viene anche grazie ai risultati" dice Pirlo che - a proposito di giocatori carismatici - commenta anche il fresco rinnovo di Ravaglia sino al 2026: "Un ragazzo per bene, si fa sentire. Nello spogliatoio è una figura importante". 

Come si spiega questa situazione così complicata per la Sampdoria? Un incubo che sembra non finire mai dopo la retrocessione in serie B. E adesso il rischio Serie C. "Ha perso tanto la Sampdoria in questi anni, la colpa è di tutti. Qualcosa non funziona - dice Pirlo - può essere un problema psicologico dover vincere ad ogni costo. Ogni gara è difficile, dobbiamo metterci sempre il massimo. Poi gli episodi possono fare cambiare partita. Ascoli è fondamentale e siamo concentrati su questa partita. Il modulo? Abbiamo provato tante soluzioni tattiche ma contano le persone in campo, non i moduli. Potrei cambiare posizione a qualcuno".

Poi Pirlo fa il punto sui giocatori fermi per infortuni. Le assenze più pesanti quelle di Ferrari, Benedetti e adesso anche di Pedrola. "Da Terni a oggi abbiamo perso cinque giocatori diversi, non è facile portare tutti allo stesso livello. Ma non cerco alibi e sono contento della rosa" dice il mister che aggiunge: "Ricci e Kasami stanno bene, a parte gli infortunati sono tutti a disposizione. Facundo? Non ho letto le dichiarazioni del procuratore. E' giovane come è giovane Ghilardi, che si è conquistato il posto. Capiterà anche a Facundo che sta crescendo".

LA SPEZIA - Ecco le parole del Tecnico dello Spezia Massimiliano Alvini all'antivigilia di Spezia - Pisa. 

Prima vittoria a Piacenza, ma il finale di gara impone delle riflessioni:  

“Abbiamo analizzato il calo nel finale e lavorato perché non ricapiti. Stavamo per mettere in discussione una partita che fino all’86 avevamo gestito bene”.

Se dopo una vittoria voluta come quella contro la Feralpi, si è visto uno spirito diverso in settimana:

“La squadra sta bene, dopo la vergognosa prestazione contro la Reggiana ha ottenuto 4 punti in 2 partite che potevano essere 6, ma stiamo bene e siamo in crescita”.

Un derby anomalo, lontano dal Picco. Quanto può influire questa cosa:

“Non deve condizionare nulla, tocca a noi fare quello che sappiamo fare. Dobbiamo trascinare i tifosi dalla nostra e possiamo farlo solo impostando la nostra partita. Noi abbiamo le idee chiare”.

Sull’attacco, se c’è la possibilità di schierare due punte di peso:

“Non sono intenzionato a cambiare grandissime cose, se lo farò sarà per situazioni nate durante la settimana, in base anche ai risultati visti durante gli allenamenti, ma il doppio centravanti è una soluzione che possiamo avere, sulla quale ci abbiamo lavorato e a me piace. L’importante è che la squadra abbia equilibro, troppo importante”.

Su Salvatore Esposito, migliore in campo a Piacenza:

“Considero Salvatore un giocatore con qualità assolute ed eccellenti, ha la possibilità di crescere ancora anche perché l’allenatore lo stima e pretende da lui. Partita con la Feralpi significativa, mi aspetto ora un altro passo in avanti”.

Trovato l’equilibrio, ora bisogna trovare continuità:

“Equilibrio importante per me, trovare continuità altra situazione alla quale abbiamo lavorato, ne abbiamo bisogno dopo le ultime due prestazioni, è questo che vogliamo fare e sappiamo cosa ci aspetta domani per farlo”.

Su Kouda e il suo ruolo:

“Lì è una soluzione che possiamo attuare in base alla partita che vogliamo fare, la partita di sabato è stata significativa, non vorrei cambiare tantissimo perché quella è la strada che vogliamo percorrere, valuteremo ma su quella strada ci siamo e vogliamo percorrerla”.

Situazione infortuni:

“Abbiamo avuto il primo giorno infortunio di Wisniewski che ci ha condizionato nel proseguo della stagione, poi altre situazioni minori. Bertola non sta benissimo, faremo di tutto per recuperarlo, ci da la possibilità di giocare a 3, senza di lui dobbiamo variare qualche cosa. Domani deciderò”.

Sul Pisa, che avversario aspettarsi:

“Per quanto riguarda il Pisa, il focus è su di noi e sulla partita che vogliamo fare, l’importante è che noi abbiamo chiari i principi. Grande rispetto per loro, squadra forte, ma siamo concentrati solo su quello che vogliamo fare noi domenica”.

Su Verde e Antonucci, se c’è la possibilità di vederli assieme anche con il nuovo assetto:

“Sto lavorando perché siamo partiti per giocare con loro insieme, se poi la domenica non sarà così sarà per scelta tecnica o condizione fisica. L’idea è di vederli assieme, fondamentale l’equilibrio ma a me i giocatori tecnici piacciono e faccio di tutto per schierarli. Equilibrio però è importante e questa squadra deve averlo”.

Quanto è importante questo match:

“Tocca a noi, siamo in deficit anche se veniamo da vittoria e pareggio, c’è solo da andare in campo e dare il massimo per se stessi e per la squadra, dobbiamo ottenere la fiducia dei nostri tifosi”.

GENOVA - Gilardino è pronto a sfidare il Milan di Pioli che è stato uno dei suoi maestri: “Mi ha allenato a Bologna e ho capito che è un ottimo tecnico, in grado di entrare nella testa dei giocatori e poi bravissimo tatticamente. Al Milan ha fatto cose straordinarie. Ai miei giocatori chiederò coraggio contro un avversario simile e sono convinto che chiunque giocherà darà il 101 per cento”.

Già il problema però è che Gila è in emergenza. Su tutti c’è il rebus Retegui che non si allena da giorni per una botta al ginocchio a Udine. Retegui resta in fortissimo dubbio. Gila rinvia ancora la decisione: “Su Mateo deciderò entro queste 24 ore. Lo farò con lucidità senza rischiare conseguenze in futuro. Lui sente dolore, aspettiamo Al suo posto chi? Bella domanda, non ci dormo la notte da giorni - dice sorridendo - ma la squadra c’è. Recuperiamo Sabelli ed Ekuban”.

Poi i tifosi: “Sarà una gara intensa. Noi ci metteremo intensità, ma abbiamo più che mai l’aiuto dei nostri tifosi che non ho dubbi risponderanno come sempre con attaccamento unico alla squadra “.