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GENOVA - E' una vigilia da dentro o fuori per la Sampdoria. Domani (ore 20,30) i blucerchiati di scena a Palermo nel preliminare secco dei play off. "E' una finale. Sarà importante essere lucidi e giocare con coraggio. Non ci sarà Darboe, per il resto tutti disponibili. A Palermo dicono che siamo favoriti? Forse lo fanno per scaramanzia. Ma noi sappiamo di essere forti, quando sei ai play off tutti sognano la Serie A" dice il tecnico Andrea Pirlo che manda un messaggio ai tifosi non tesserati, che saranno oggi all'aeroporto a salutare la squadra: "Peccato non averli vicino. Una grande delusione per la Sampdoria e per il sistema calcio".

Palermo-Sampdoria come una finale? "E' una finale. Una partita secca. Abbiamo solo un risultato a disposizione, quello di vincere tra i 90 e i 120 minuti. Sarà importante interpretarla bene, sapendo che puoi far gol sia all'inizio sia alla fine. Quindi stare dentro alla partita, non essere emotivi, non andare incontro a quello che può succedere o non succedere in campo. Essere sempre lucidi. Arriviamo in un momento buono sia a livello fisico sia mentale. Ce la andiamo a giocare serenamente, cercando di vincere la partita" dice Pirlo.

Che partita sarà? "Il Palermo penso farà la sua gara. Possono partire forte, con l'entusiasmo dello stadio pieno. Inutile che stiano ad aspettare gli eventi della gara, cercheranno di aggredirla e noi dobbiamo cercare di fare lo stesso. Noi dobbiamo stare dentro, sapere quello che dobbiamo fare e farlo nei migliore dei modi. Prendere gol complicherebbe tutto il piano gara".

Mignani - tecnico del Palermo - dice che la Sampdoria è favorita e che avere due risultati su tre è uno svantaggio. "Lui può dire quello che vuole, può dire che siamo favoriti. Non ci fa effetto. Ce lo prendiamo, sappiamo di essere forti e sappiamo che dobbiamo solo vincere. Non aspettiamo cose da altri, dovremo prendercelo da noi stessi questo risultato. Dovremo affrontare questo match con coraggio. Certo quando hai due risultati a disposizione puoi gestire la partita in modo diverso" dice Pirlo.

Tante scelte a disposizione. "Abbiamo recuperato tutti i giocatori d'attacco. Abbiamo perso solo Darboe, che ha avuto un problema ieri a fine allenamento e quindi non sarà della partita. Per il resto sono tutti a disposizione. Anche Vieira è tornato col gruppo. Per la prima volta abbiamo quasi tutti a disposizione".

Come ha vissuto la squadra questa settimana? "Ho parlato ai ragazzi. Sanno bene che è una partita da dentro o fuori. Ma non dobbiamo farci prendere dalle ansie. Queste partite sono quelle belle da giocare, da vincere. Ma devi essere libero mentalmente, non farti troppi pensieri. Altrimenti si va incontro a delusioni. Sgombrare la testa da tutto quello che non serve" spiega Pirlo.

I gruppi della Sud, i non tesserati, non saranno a Palermo ma caricheranno la squadra all'aeroporto. "Peccato non averli al nostro fianco, una grossa delusione non solo per la Sampdoria ma per tutto il sistema calcio. In una partita così importante è giusto che ci siano i tifosi vicini alla squadra. Li saluteremo all'aeroporto" dice Pirlo.

Meglio puntare sui giocatori d'esperienza in queste partite? "Dall'inizio del campionato ho scelto sempre in base a quello che mi serviva durante le partite. Ho sempre fatto giocare chi meritava di giocare. In certe situazioni un po' di esperienza torna comodo. Nel percorso abbiamo avuto tante situazioni. Tanti giovani sono pronti a giocare di fronte a questi grandi palcoscenici" risponde il mister doriano.

La crescita di Ricci a centrocampo. "Ricci è un giocatore che ha la stima nostra, dello staff, dei compagni. Un ragazzo d'oro. Ha avuto problemi nel corso della stagione ma adesso sta bene, è fresco. Può tornare utile in questo momento. Anche i giocatori freschi di testa possono tornare utili. Sono contento delle sue ultime prestazioni".

Ci sono dubbi di formazione? "Quando hai a disposizione tanti giocatori la cosa più difficile per un allenatore è scegliere chi giocare. Qualche dubbio lo abbiamo, stanno bene i giocatori a disposizione".

Com'è l'umore della squadra? "I ragazzi sono sereni. Dovevamo anzi tenerli un po' a freno, c'era grande intensità negli allenamenti. Lo spirito è quello giusto. Sono consapevoli di quello che si vanno a giocare. Ora ci sono i play off, è il momento di arrivare al sodo. Quando vedi l'obiettivo, lo devi andare a prendere".

Oltre a Darboe chi mancherà domani? "Gli indisponibili sono Murru, Girelli e Darboe".

La crescita di Stojanovic. "Sono molto contento di Stojanovic, ha avuto una crescita importante nella stagione. Ha avuto una flessione, ci ho parlato. Ha avuto la voglia di rimettersi in gioco, un ragazzo sensibile. Si è rimesso in gioco nonostante qualche prestazione al top. Quando ti alleni bene, le prestazioni vengono da sole. Sono molto contento" dice Pirlo.

Raggiungere i play off era un obiettivo, ma ora l'obiettivo cambia? "Quando arrivi qui, giochi per la Serie A. Chi va ai play off, tutti sognano di poterla centrare. Inizia un altro torneo, quello più importante, quello che volevamo da inizio stagione. Cercheremo in tutti i modi di sognare il ritorno in Serie A".

A Palermo dicono che la Samp è favorita. "Ci vedono favoriti? Lo faranno in modo scaramantico. Nei play off si azzera tutto quello che è stato il campionato. Lo abbiamo visto anche ieri in Coppa Italia. Sembrava che l'Atalanta fosse in un momento magico, poi la Juventus ha vinto la partita".

Le ha fatto piacere la vittoria della Juventus ieri sera? "Certo, sono contento della vittoria della Juventus".

Ma lei la giacca non se la toglie (come Allegri)? "La giacca me la tengo addosso, fa freddo..." sorride Pirlo.

Lo dico da tifoso interista: gli juventini, sostenitori, giocatori, allenatore, dirigenti vanno giustamente fieri di aver vinto la Coppa Italia. Mi dispiace un po’ che quando è capitato all’Inter era solo una “coppetta”, ma tant’è…

La verità è che ogni trofeo, grande o piccolo che sia nella classifica delle vittorie, ha un importante significato intrinseco. Come quando la Roma si è aggiudicata la Conference e ora speriamo che la Fiorentina possa emularla. Speriamo pure che l’Atalanta superi i tedeschi del Bayer: per ribadire la nostra superiorità sui “crucchi” (e mica solo nel calcio…) e affinché la Dea, fallito l’assalto alla Coppa Italia, si rifaccia con gli interessi grazie all’Europa League.

Lo merita sopratutto Gian Piero Gasperini, che a Genova, sponda rossoblu, ben conosciamo. A ulteriore dimostrazione che certo esiste una differenza fra i trofei, perché diverso è il parterre dei partecipanti alle competizioni, però tutti hanno un denominatore comune: è sempre molto difficile arrivare in fondo. Difatti pure ai secondi, cioè ai finalisti, vanno i dovuti applausi. Ma aggiudicarsi un trofeo, qualunque esso sia, è la cosa più bella.

Tutti guardiamo al sistema anglosassone e sopratutto alla Premier, ritenuta il miglior campionato del pianeta. Bene, là vincere anche quella che da noi viene definita “coppetta” è considerato il massimo. Di più: la singola partita, magari ormai ininfluente per la classifica, è ritenuta comunque importante. Quindi da vincere.

Lo dico con un pizzico di magone: oltremanica la vittoriosa e onusta di celebrazioni Inter di quest’anno non avrebbe mai perso con il Sassuolo. Meglio: la prima può perdere con l’ultima, ma non in quel modo. Meno male che ci siamo rifatti con il Frosinone. Dunque: felicitazioni alla Juve e a tutti i suoi sostenitori.

GENOVA - Non solo Gudmundsson è nel mirino dell’Inter visto che nelle ultime ore il club nerazzurro avrebbe messo gli occhi sul portiere rossoblu Martinez.

Il club campione d’Italia per i pali avrebbe scelto Bento, ma tra i papabili c’è il nome di Martinez reduce da una stagione positiva è in continua crescita. Il Genoa però, visto che per il prossimo anno cercherà di alzare l’asticella degli obiettivi, è pronto a sacrificare solo in pezzo pregiato della sua collezione e si tratta dì Gudmundsson. Per L’islandese si sono mossi Inter, Juve e Napoli in Italia ma al prezzo proposto dal Genoa, 35 milioni, tutti hanno proposto oltre ai soldi una parte di contropartite. È così ecco spuntare i nomi di Satriano e Zanotti, oppure quelli di Miretti e di Barrenechea.

Ma i rossoblu non vogliono contropartite ma denaro. Così Gud potrebbe andare in Premier League dove non mancano acquirenti. Di sicuro il Genoa da due anni ha una rosa che si è apprezzata in modo notevole. Basti pensare al boom di Frendrup e a quello di Vasquez. E dalla serie B rientra dal prestito alla Reggiana il difensore Marcandalli che ha fatto un torneo molto positivo.

Poi ci sarà da valutare Spence e si lavorerà per Vitinha che, malgrado alcuno infortuni, ha fatto vedere buone qualità, ma ha un riscatto fissato a 25 milioni di euro: il Grifone  pensa a un rinnovo del prestito oneroso o la richiesta al Marsiglia di uno sconto sulla cifra per concludere subito l’acquisto definitivo.

La Virtus Entella ha fatto visita al reparto di Neurochirurgia e alla Piattaforma Neuro-Gastro dell'Istituto Giannina Gaslini di Genova. La delegazione biancoceleste, guidata dalla presidente dell'Entella nel Cuore Sabina Croce, dal direttore generale del club Matteo Matteazzi e dal direttore sportivo Matteo Superbi, ha visto la presenza di tutta la prima squadra, di mister Gallo e dello staff tecnico.

La squadra è stata accolta da Raffaele Spiazzi, direttore sanitario dell'Istituto Giannina Gaslini, Anna Zanuttini, segretario generale di Gaslininsime, la fondazione dedicata alla raccolta fondi dell'Istituto Giannina Gaslini, dal direttore della Uoc di neurochirurgia Gianluca Piatelli e dal direttore di neuropsichiatria Lino Nobili.
La società ha voluto regalare una maglia speciale all'ospedale pediatrico che proprio oggi compie 86 anni di attività. L'Entella in questi anni, attraverso l'instancabile lavoro dell'Entella nel Cuore, ha cercato di sostenere attivamente una delle massime eccellenze del nostro paese con oltre 300mila euro donati di cui più di 40 mila euro nel corso dell'ultima stagione sportiva.