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GENOVA - Col Cagliari il Genoa giocherà lunedì prossimo alle 20,45. Tifosi rossoblù inferociti per l’ennesima collocazione di lunedì sera. Malgrado la tifoseria del Genoa sia la settima in fatto di presenze allo stadio in casa in tutta la serie A, viene destinata in giorni ed orari a dir poco poco scomodi.

E i dati confermano questo stalking al Genoa e al suo popolo che merita almeno il rispetto. La classifica alla 34esima giornata dice che la Fiorentina, il Sassuolo, la Roma il Monza e il Napoli con 9 match casalinghi di domenica, sono al vertice di questa particolare graduatoria. Il Genoa chiude con sole 2 partite di domenica. Assurdo. Poco meglio stanno il Sassuolo con 4 e Toro con 5. I tifosi invitano la società a farsi sentire.

LA SPEZIA - Scende in campo la società dopo i torti arbitrali subiti dallo Spezia nel derby contro la Sampdoria. Gli errori di Di Bello e del VAR non sono ovviamente andati giù al club di Via Melara e, per tale motivo, l'Amministratore Delegato Andrea Gazzoli è intervenuto nel post gara: "Ci sono dei canali ufficiali dove poter prendere posizione, ci siamo confrontati a fine gara con tutta la squadra arbitrale, perchè secondo noi era corretto confrontarci con loro sui due episodi che hanno condizionato il risultato. La nostra opinione è che, soprattutto sul secondo gol, ci sia stato un errore. Il livello dell'arbitro di oggi era molto alto e ci era sembrato che la scelta sua di lasciar correre fosse giusta e le immagini poi l'hanno dimostrato. Ci ha lasciato l'amaro in bocca il fatto che sia stato richiamato dal Var, dato che non c'era il motivo per farlo".

"Sul presunto tocco di mano del primo tempo, la squadra arbitrale ci ha detto che è stata valutata come una giocata inaspettata fatta da un compagno di squadra - sottolinea Gazzoli - e che quindi il tocco di mano in area non era da sanzionare, mentre sul secondo episodio, come detto, è stato valutato l'errore di Di Bello nel non fischiare quel contatto di Di Serio - L'Amministratore Delegato prosegue argomentando la controversa spiegazione degli arbitri sul secondo episodio chiave. - Il giudizio della squadra arbitrale è che sia stato commesso un errore da Di Bello nel giudicare regolare il contatto di Di Serio sul difensore della Sampdoria. Ci siamo rimasti male, siamo arrabbiati più che altro per la bella prestazione della squadra, ma ora dobbiamo guardare avanti e già pensare a sabato prossimo. 

Infine sul momento della squadra: "In questo momento bisogna dare forza alla squadra e alla prestazione di oggi, che è stata davvero importante, mancano quattro partite, ci sono 12 punti a disposizione e dovremo dare tutto per fare più punti possibili". 

LA SPEZIA - Finisce a reti inviolate il derby ligure tra Spezia e Samp al Picco. La squadra di casa ha sicuramente tanto da recriminare sia per gli errori dei singoli che per le dubbie decisioni di arbitro e VAR, protagonisti con un fallo di mano di Borini non ravvisato nel primo tempo e con una rete annullata a Di Serio per manata dello stesso ai danni di Ghilardi.

Un punto che alimenta le speranze play-off della Sampdoria e non aiuta lo Spezia ad uscire dalla zona play-out, complici i pareggi di Bari e Ternana e la roboante vittoria del Cosenza.

CRONACA

Secondo tempo

Conclude il contropiede della Sampdoria Darboe al minuto 48 con una conclusione dal limite, ma è bravo Mateju a mettere il corpo e a deviare in corner. Praticamente sulla riga di porta fallisce un gol clamoroso Kouda, il terzo della sua partita al minuto 56': questo sicuramente l'errore più grave. Colpo di testa di Kouda al minuto 64 su cross di Verde, ma la girata del numero 80 finisce alta sopra la traversa di centimetri. Calcia al minuto 70 Verde dai 25 metri, ma la palla finisce sul fondo. Ci prova ancora Verde dalla stessa distanza, ma la conclusione questa volta finisce alta al minuto 75. Al minuto 79 prova a farsi vedere Pedrola con un tiro dal limite, ma la palla, deviata, finisce in corner. Segna lo Spezia con Di Serio al minuto 80, ma il VAR interviene e la rete viene annullata per fallo dell'attaccante.

Primo tempo

E' dello Spezia la prima grande opportunità del match al 5': Kouda cerca il cross per Salvatore Esposito tutto solo dentro l'area, ma in scivolata salva tutto Yepes. Al minuto 21 Cassata viene imbeccato da Verde e a tu per tu si fa ipnotizzare da Stankovic: per sua fortuna il guardalinee ha alzato la bandierina per ravvisare una posizione di fuorigioco. Ottima azione delle Aquile sviluppata sulla fascia destra al minuto 30, Elia entra in area di rigore e con un rasoterra cerca un compagno, ma sulla sfera non arriva nessuno per il tap in vincente. Occasione enorme per lo Spezia al 37': spizzata di Mateju sugli sviluppi di corner, arriva Kouda tutto solo sul secondo palo ma manca il tap in vincente schiacciando il pallone. Ancora Spezia due minuti più tardi con Verde: gran botta di sinistro e palla che va di pochissimo sul fondo. Lo Spezia domina al Picco e ha un'altra occasione con Kouda, che supera un difensore e calcia a botta sicura ma trova Stankovic reattivo sulla sua strada al minuto 42.

TABELLINO

Spezia - Sampdoria: 0-0;

Ammoniti: 11' Leoni (Sa), 13' Cassata (Sp), 28' Kouda (Sp), 86' Mateju (Sp), 86' Pedrola (Sa);

SPEZIA (3-4-2-1): Zoet; Mateju, Hristov, Nikolaou; Cassata (55' Vignali), Nagy (66' Bandinelli), S.Esposito, Elia; Verde (80' Jagiello), Kouda (66' Di Serio); P.Esposito (80' Moro).

SAMPDORIA (3-5-2): Stankovic; Leoni, Ghilardi (60' Piccini), Murru; Stojanovic, Kasami (60' Girelli), Yepes, Darboe, Barreca (90' Giordano); Borini (71' Esposito), Alvarez (71' Pedrola).

 

PRE PARTITA

Si accendono i riflettori al Picco per il derby ligure tra Spezia e Sampdoria. Fischio d'inizio del match alle ore 16.15 sotto la guida di Marco di Bello, direttore di gara designato.

Folta presenza di pubblico sugli spalti. Si contano più di 8000 spezzini e oltre 600 tifosi ospiti giunti dalla Genova blucerchiata per sostenere i propri beniamini. Curva Ferrovia pronta ad incitare le Aquile con una coreografia che verrà innalzata pochi istanti prima del fischio d'inizio.

Mister D'Angelo conferma il 3-4-2-1 nello Spezia con un'unica eccezione, rappresentata dalla presenza di Pio Esposito in attacco dal primo minuto al posto dello squalificato Diego Falcinelli.

Nella Samp, Andrea Pirlo sceglie la difesa a tre. Borini e Alvarez, quest'ultimo preferito a Verre, nel tandem d'attacco. Pesa nelle scelte del tecnico blucerchiato l'assenza di De Luca, out per infortunio. 

LE FORMAZIONI UFFICIALI:

SPEZIA (3-4-2-1): Zoet; Mateju, Hristov, Nikolaou; Cassata, Nagy, S.Esposito, Elia; Verde, Kouda; P.Esposito. A disposizione: Zovko, Tanco, Reca, Vignali, Pietra, Di Serio, Bandinelli, Moro, Gelashvili, Candelari, Bertola, Jagiello. All.D'Angelo.

SAMPDORIA (3-5-2): Stankovic; Leoni, Ghilardi, Murru; Stojanovic, Kasami, Yepes, Darboe, Barreca; Borini, Alvarez. A disposizione: Tantalocchi, Ravaglia, Piccini, Esposito, Ricci, Verre, Pedrola, Giordano, de Paoli, Girelli, Gonzalez, Ntanda All. Pirlo.

Al termine di Spezia - Sampdoria, Il tecnico delle Aquile D'Angelo ha analizzato il match nella consueta conferenza stampa post gara partendo dagli episodi arbitrali che hanno condizionato la sfida: "Il gol annullato era valido senza dubbio, non doveva neanche essere chiamato al monitor. L'aveva vista da vicino, è ovvio che se metti immagine di avambraccio sulla testa è sempre fallo, ma l'entità è la differenza".

D'Angelo rammenta un inadatto utilizzo del VAR: "Il Var usato in questa maniera sta uccidendo il nostro sport. Io non capisco perchè l'abbiano chiamato. Neanche Ghilardi ha protestato. La società prenderà posizione. Al monitor sono tutte punizioni sempre. Questo uso smodato senza tener conto del valore, del momento della partita è sbagliato. Il fallo di mano non so valutarlo, dicono che l'abbia toccato uno della Sampdoria che era in posizione ravvicinata. Io sono molto deluso. Abbiamo giocato molto bene oggi".

Sul dominio dello Spezia: "Abbiamo dominato la partita senza alcun dubbio non solo dal punto di vista fisico, dominato sotto tutti gli aspetti. Sono felice della prestazione dei ragazzi".

Un bilancio complessivo: "Due punti persi perchè la squadra il gol l'aveva trovato, l'avevamo vinta e adesso dovranno passare un po' di giorni per sbollire".

GENOVA - Migliorano i conti del Genoa. Bilancio approvato all’unanimità e con applausi dai piccoli azionisti capeggiati da Mario Epifani. Dimezzata la perdita del bilancio al dicembre 23 che passa dal rosso dei 62 milioni del precedente bilancio ai 32 milioni attuali. Il patrimonio netto passa dai 5,4 milioni ai circa 13 milioni. Ovviamente grazie ad ulteriori 40 milioni immessi dall’’azionista di riferimento 777 Partners che in totale sale in questi anni ad un esborso complessivo di oltre 130 milioni. Con la transazione fiscale, i ricavi superano i 100 milioni. E i costi operativi scendono di 11 milioni.  Tutti numeri snocciolati dall’uomo dei conti rossoblu il financial manager Stefano Vincis.

L’ad Blazquez e il direttore generale Flavio Ricciardella hanno sottolineato che dal merchandising i ricavi salgono oggi a 4 milioni ed è un dato in ulteriore aumento e non a caso aprirà un nuovo store in via Xx Settembre oltre a quello pronto in autunno in piazza Campetto. E sulle sponsorizzazioni c’è un aumento a 12 milioni. Blazquez sullo stadio ha detto: “Continuiamo a lavorare per la newco con il comune e la Sampdoria. Sono stati fatti dei tavoli con il vice sindaco Picciocchi. Dialogo produttivo, mancano poche cose per il progetto condiviso. Il progetto è stato sviluppato dal  Genoa con le sue risorse - spiega Blazquez - sperando di arrivare alla governabilità sulla newco  per il Ferraris”.  Sulla licenza UEFA: il Genoa potrebbe chiederla : “Siamo in itinere, spiegano dal club - ci sono ulteriori adempimenti da fare entro fine mese, valuteremo se procedere o rinunciare al rilascio per completare passaggi burocratici, soprattutto relativi ai criteri strutturali”.  Zangrillo e’ stato collegato via Skype per le due ore dei lavori.