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Liguri protagonisti ai prossimi campionati europei paralimpici di Atletica Leggera per atleti con disabilità intellettivo relazionali che si svolgeranno a Uppsala, in Svezia, dall'11 giugno al 16 giugno.

Agnese Spotorno ed Emanuel Parodi sono stati convocati in Nazionale Fisdir dal tecnico Giancarlo Marcoccia. I due atleti della Cambiaso Risso For Special faranno parte della spedizione azzurra che andrà in Svezia a caccia di medaglie. Spotorno parteciperà alle gare dei 100-200-400 metri e salto in lungo mentre Parodi parteciperà ai 5000 e 10000 metri.

Farà parte della compagine nazionale anche il tecnico-allenatore Antonio Sollazzo anche lui della Cambiaso Risso For Special. "Grande soddisfazione e orgoglio a dimostrazione dell'ottimo lavoro che si sta svolgendo in Liguria. Un applauso ai ragazzi e alla passione dei tecnici e dirigenti" dichiara il vice presidente vicario del Comitato paralimpico regionale Dario Della Gatta.

GENOVA - Non nasconde il fastidio della sconfitta in casa con la Lazio Alberto Gilardino. Il tecnico rossoblu commenta così il match del suo Genoa: “Abbiamo fatto un buon primo tempo e potevano seg are nel finale con Ekuban che ha provato il tiro in porta con altre opzioni visto che c’erano Retegui e Gudmundsson vicini in quel contropiede, ma ci sta. Un attaccante ci prova e il pallone e è uscito di poco.

Diciamo che in generale siamo stati un po’ egoisti davanti visto che nella ripresa anche Retegui ha calciato in porta avendo Albert in area. Comunque va ricordato che abbiamo giocato dopo soli tre giorni dalla gara di Firenze. Siamo calati fisicamente”.

Ora ultime partite contro formazioni che pensano all’Europa e la salvezza: “Questo deve essere per noi uno stimolo importante per finire alla grande, ragionando gara dopo gara. Ci sono altri punti a disposizione e vogliamo crescere sotto tanti aspetti. Stasera questa sconfitta lascia l’amaro in bocca, il primo tempo era stato positivo".

GENOVA - Il Genoa perde in casa 1-0 contro la Lazio nel primo anticipo della 33esima giornata. Decide un gol al 67' di Luis Alberto abile a sfruttare un'azione orchestrata da Felipe Anderson, proseguita da Kamarda e finalizzata dallo spagnolo. Davanti ai 30.741 spettatori del Ferraris un Genoa sottotono che fatica a creare spazi e occasioni da gol. In campo dal primo minuto Gudmundsson ad agire da mezzala con Retegui ed Ekuban in avanti.

Ma è la Lazio a premere in avvio di match. Il Genoa prende le misure, match vivo con i rossoblù che alla fine del primo tempo hanno le occasioni migliori con Ekuban che si divora il vantaggio in contropiede. Nella ripresa la Lazio parte forte, l'undici di Gilardino arretra e al 67' trova il gol vittoria. I cambi non danno la scossa ai rossoblù. Il Genoa resta a 39 punti in classifica, la Lazio sale a 52. Nel prossimo turno rossoblù in scena ancora al Ferraris contro il Cagliari di Claudio Ranieri.    

Gli schieramenti - Gilardino, che deve rinunciare a Bani, Malinovskyi, Vitinha e Messias, punta sul 3-5-2 con Martinez in porta; Vogliacco, De Winter e Vasquez a comporre la linea difensiva; Spence e Martin sulle fasce; Frendrup, Strootman e Gudmundsson in supporto di Ekuban e Retegui. Lazio con Mandas tra i pali; Patric, Casale e Gila in difesa; Marusic, Vecino, Kamada e Lazzari a centrocampo; Felipe Anderson e Luis Alberto a sostegno di Castellanos.

Primo tempo - Primi minuti di studio al Ferraris. Al 5' occasione Genoa con Ekuban che sulla destra si libera bene della marcatura e fa partire un destro sul primo palo che si spegne sull'esterno della rete. La risposta della Lazio è affidata a Marusic che crossa in area ma Martinez è attento e in uscita blocca il pericolo. Al 13' Genoa ancora a un passo dalla rete con una lunga azione ben giostrata da Gudmundsson e Retegui con l'attaccante azzurro che spara alto di poco. Il ritmo del match rallenta, gli ospiti cercano spazi con il Genoa che si difende con ordine. Al 24' botta dalla distanza di Gila col la palla che si spegne alta sopra la traversa. Poco dopo è il turno di Felipe Anderson, mira leggermente aggiustata ma la sfera termina di poco larga alla destra del palo difeso da Martinez. Dall'altra parte ci prova Ekuban che in acrobazia conclude debolmente: facile per Mandas. Guaio muscolare per Lazzari costretto a lasciare il posto a Hysaj. I rossoblù premono: De Winter di testa e Vasquez al volo non riescono a concludere in porta. Mandas sbaglia il rilancio e Retegui fulmineo fa partire una conclusione dai 40 metri che termina alta. Al tramonto del primo tempo occasione d'oro per il Genoa con Ekuban in contropiede che non serve il liberissimo Gudmundsson, conclude l'azione personale con un diagonale che termina di poco fuori. 

Secondo tempo - La Lazio parte all'attacco. Affondo di Luis Alberto che la piazza sul secondo palo ma Martinez si distende e devia in angolo. Il Genoa ribatte con una percussione del solito Gudmundsson ma l'azione si perde con la difesa ospite che spazza via. Errore in ripartenza dei rossoblù con Martin pronto a chiudere su Felipe Anderson. La Lazio preme con il Genoa chiuso nei suoi 30 metri. Patric si vede la conclusione deviata, poi Romagnoli stacca bene di testa ma la sfera finisce fuori dopo leggero tocco. Ma al 67' la Lazio passa. Imbucata perfetta di Felipe Anderson per Kamada che dal fondo la mette in mezzo: velo di Vecino e per Luis Alberto è un gioco da ragazzi battere Martinez. Il Genoa fatica a reagire, si riversa in attacco ma la manovra è lenta e prevedibile e così lascia spazio alle ripartenze ospiti. Entrano Ankeye e Baldej per Ekuban e Strootman. Al 74' conclusione dalla distanza di Retegui facilmente parata da Mandas. Un minuto e Kamada si vede il suo tiro deviato. Gli ultimi assalti del Genoa sono confusi e dopo 4 di recupero arriva il triplice finschio finale.

IL TABELLINO

GENOA-LAZIO 0-1

Gol: 67' Luis Alberto (L)

GENOA (3-5-2): Martinez; Vogliacco (79' Sabelli), De Winter, Vasquez; Spence, Frendrup (89' Thorsby), Strootman (68' Badelj), Gudmundsson, Martin; Ekuban (Ankeye), Retegui. Allenatore: Alberto Gilardino.

LAZIO (3-4-2-1): Mandas; Patric, Casale (45' Romagnoli), Gila; Marusic, Vecino, Kamada, Lazzari (36' Hysaj); Felipe Anderson (68' Pedro), Luis Alberto (86' Rovella); Castellanos (68' Cataldi). Allenatore: Igor Tudor.

Note: ammoniti Casale (L), Cataldi (L), Vogliacco (G)

Arbitro Ermanno Feliciani della sezione di Teramo; assistenti Zingarelli e Scarpa; quarto uomo Marinelli; al Var Abisso, in postazione Avar La Penna.

Nel Genoa indisponibili Bani, Malinovskyi, Vitinha, Messias e Matturro. Diffidati Strootman e Gudmundsson. Nella Lazio indisponibili Provedel, Zaccagni, Guendouzi, Immobile. Diffidato Pedro.

LA SPEZIA - A meno di ventiquattrore dal Derby ligure tra Spezia e Sampdoria, mister D'Angelo sta sciogliendo gli ultimi dubbi di formazione. Ci si aspettano novità dal primo minuto, anche alla luce della pesante squalifica di Falcinelli che non potrà guidare l'attacco dei bianchi.

Due rientri chiave nelle file degli aquilotti: Reca e Di Serio saranno a disposizione e potranno scendere in campo per qualche scampolo di gara. Ci sarà anche Wisniewski, ma il polacco, che sta ritrovando la forma partita dopo il brutto infortunio al legamento crociato, non sarà impiegato a meno di clamorosi scenari.

Nel 3-4-2-1 iniziale, l'attacco aquilotto sarà, con ogni probabilità, guidato dal giovane Pio Esposito, in vantaggio su Moro nel ballottaggio. A supporto dell'ex Inter spazio a Kouda e Verde.

Non è tuttavia da escludere la possibilità di vedere i bianchi con la difesa a quattro. Una mossa per rinfoltire il centrocampo e limitare il raggio d'azione di Kasami, mente e cuore della mediana blucerchiata. In tale scenario, Bandinelli potrebbe trovare posto in mezzo al fianco di Esposito e Nagy, in quello che a tutti gli effetti diverrebbe un 4-3-2-1, con Mateju che passerebbe da braccetto a terzino. 

SPEZIA (3-4-2-1): Zoet; Mateju, Hristov, Nikolaou; Cassata, Nagy, S.Esposito, Elia; Kouda, Verde; P.Esposito. All. D'Angelo.

GENOVA - La parola d'ordine in casa Sampdoria - aspettando la gara di domani con lo Spezia al Picco (ore 16,15) - è quella di andare oltre la sconfitta col Sudtirol e guadagnarsi un pronto riscatto in campo e in classifica per difendere la zona play off. "Dovremo farci trovare pronti, lo Spezia giocherà col coltello tra i denti e anche noi dovremo fare la stessa cosa. Non eravamo fenomeni prima del Sudtirol, non siamo scarsi oggi. I fischi a Verre? Normale che la gente si aspetti tanto da lui perché ha qualità. Esposito rientra, c'è anche Piccini. E Alvarez può fare la punta centrale. Possibile difesa a quattro" anticipa il tecnico blucerchiato Andrea Pirlo.

La speranza che col Sudtirol sia stato solo un incidente di percorso. "C'è stata molta amarezza anche durante la settimana. Sapevamo che sarebbe stata una gara importante da vincere, ci avrebbe consentito di fare un bel passo in avanti. Non è stato così. Ci tocca tornare indietro e metterci a lottare come sempre. Mancano poche partite. Serve riscattarsi in questa gara. Ci sarà grande attesa da parte di tutte le due tifoserie. Dovremo farci trovare pronti" dice Pirlo.

Samp che si è un po' abbattuta mentalmente dopo l'entusiasmo delle scorse settimane? "Fa parte del calcio, soprattutto quando vivi una stagione così altalenante con risultati positivi e negativi. Non c'è mai quella razionalità nel vedere le singole partite. Sappiamo dove abbiamo sbagliato, dove possiamo fare meglio. Di sicuro possiamo fare meglio rispetto alla gara col Sudtirol. Serve equilibrio, è la cosa più importante nel calcio e nella vita. Su questo batto molto. Non eravamo fenomeni prima del Sudtirol, non siamo scarsi oggi. La squadra è normale che abbia molto entusiasmo quando si vince e sia un po' abbattuta quando si perde. Non stiamo a fasciarci la testa, abbiamo analizzato questa sconfitta e ora guardiamo alla partita di domani" risponde il mister doriano.

Sarà una battaglia contro lo Spezia al Picco? "Sicuramente lo Spezia giocherà col coltello tra i denti. Dovremo fare noi la stessa cosa. Dovremo controbattere colpo su colpo. Sarà una partita molto aggressiva, tra due squadre liguri con grande senso di appartenenza. Quel che conta sono i punti in palio. Entrambe le squadre hanno bisogno di vincere. Partita aperta, aggressiva. Dovremo cercare di attacarli nei loro punti deboli, cercando di fare bene".

La situazione fisica della squadra. "Abbiamo lavorato per essere pronti domani. Abbiamo lavorato bene. Non ci sono stati intoppi. Una cosa positiva. Mancano poche partite, da qui alla fine dovremo dare qualcosa di più di quello che abbiamo. Sappiamo qual è l'obiettivo e dobbiamo cercare di centrarlo".

Verre è stato fischiato dal pubblico di Marassi sabato scorso? Esiste un problema Verre? "No, nessun problema Verre. Normale, non ha fatto bene. Come non hanno fatto bene gli altri. La gente si aspetta tanto da lui perché ha qualità, lo sa anche lui. E' il primo ad essere dispiaciuto quando non riesce a fare quello che sa. Normale in un percorso di un calciatore. Esposito si è allenato, è a disposizone. Anche in difesa tutti disponibili, anche Piccini" le parole di Pirlo.

Alvarez può giocare prima punta con Borini alle spalle nei due trequartisti? "Alvarez ha sempre fatto anche lui quel ruolo, anche in Uruguay e nel Sassuolo. Ha sempre fatto l'attaccante centrale. Può ricoprirlo serenamente. Borini uguale. Forse Borini è più bravo a legare il gioco, anche Alvarez ma è più attaccante. Anche nel tiro. Dovremo cercare di sfruttare bene le loro caratteristiche".

E' il momento di fare i calcoli anche sulle partite che si giocheranno prima di Spezia-Samp? "I calcoli non li puoi fare. Sapere i risultati può influenzare. Infatti nelle ultime gare dovrebbero giocare tutte in contemporanea. Certo contano anche i passi falsi delle altre ma la cosa più importante è guardare a noi stessi. Poi se succede qualcosa che può avvantaggiarsi ben venga. Puoi vincere e perdere contro chiunque. Ogni partita è decisiva" dice Pirlo.

Come spiegare la sconfitta col Sudtirol. "Ci è sembrato di vedere una Sampdoria senza la giusta energia per fare la partita che volevamo. Anche quando siamo andati sotto non abbiamo avuto la reazione. Forse il caldo ha influito. Purtroppo nella partita di sabato molti dei nostri giocatori hanno giocato sotto tono".

Lotta aperta in tutto il campionato. "Tante squadre che lotteranno per i play off, tante per i play out, tante per la promozione diretta. Da adesso in poi le partite saranno sempre più decisive".

Si aspetta di più da Verre? "Io mi aspetto sempre di più da tutti. Inutile soffermarsi sul compitino. Il giocatore deve provare a fare qualcosa di diverso, andando oltre il compitino".

Possibile difesa a quattro? Possibili i due trequartisti alle spalle della punta? "Sì, possibile. Ci sarà anche un portiere" sorride Pirlo a chi gli chiede qualche anticipazione su modulo e formazione.