Sanità

1 minuto e 49 secondi di lettura

“Basta quarantena per i contatti dei positivi, bisogna cambiare le regole e bisogna farlo al più presto prima che si blocchi un intero Paese. La penso esattamente come il direttore della clinica di Malattie Infettive del San Martino di Genova Matteo Bassetti, che ogni giorno ha a che fare con il Covid”. Lo dice il presidente della Liguria e assessore alla sanità Giovanni Toti, che commenta così l'appello arrivato via social dal prof. Matteo Bassetti, che chiedeva una rimodulazione delle regole di contenimento del Covid-19 in vista di una nuova ondata della variante Omicron LEGGI QUA Bassetti: "Covid gestibile nei vaccinati, cambiare le regole"

“Sottoscrivo quanto detto da Matteo Bassetti parola per parola – continua Toti – Non si può continuare ad affrontare il virus con la stessa metodologia dello scorso anno. La forma di Covid che stanno sviluppando centinaia di persone vaccinate con due o tre dosi di vaccino che dura 3 o 4 giorni con un raffreddore, non è paragonabile al Covid di un anno fa: tracciamento, milioni di tamponi, isolamento di tutti i contatti. Non si può affrontare questa fase con le stesse regole, con personale sottratto alle altre attività. Abbiamo oltre l’80% della popolazione generale che è protetta, chi non è vaccinato dovrebbe farlo, ma se non ha ancora capito o voluto capire difficilmente lo farà senza regole nuove”.

“Con oltre 50.000 casi al giorno destinati a diventare molti di più nelle prossime settimane – continua Toti, riprendendo il pensiero di Bassetti - dobbiamo vivere in maniera diversa la convivenza con il virus. Chi è malato deve stare a casa, come sempre si sarebbe dovuto fare per le malattie infettive contagiose e dobbiamo finire con il tracciamento. Non possiamo continuare a mettere in quarantena e in isolamento forzato decine di persone (i contatti) per ogni tampone positivo. Il rischio, continuando così è trovarci tra pochissimo con milioni di persone isolate e in quarantena. Chi farà il pane, chi guiderà gli autobus, chi svolgerà le lezioni a scuola, chi garantirà la sicurezza, chi batterà lo scontrino al supermercato, chi lavorerà in ospedale?”. Il presidente di Regione ribadisce che “bisogna uscire dalla visione del Covid come malattia devastante e entrare nella fase endemica con una malattia più gestibile (nei vaccinati) costruendo regole diverse”.