Sanità

1 minuto e 27 secondi di lettura

Il Consiglio dei Ministri, riunitosi nella giornata di oggi, al termine dell'incontro ha dato il via libera al decreto legge per la proroga dello stato d'emergenza a causa del Covid-19 fino al 31 marzo 2022.

Il decreto legge si compone di 11 articoli e proroga tutte le misure legate all'emergenza; il Cdm non ha approvato alcuna misura che contempli l'obbligo di indossare la mascherina nei luoghi all'aperto.

La bozza del DL prevede che fino al 31 marzo 2022 siano prorogati i congedi parentali al 50% per i genitori con figli in quarantena causa Covid, prorogata anche la possibilità di smart working per i lavoratori fragili. Con decreto ministeriale, "da adottare entro trenta giorni, sono individuate le patologie croniche con scarso compenso clinico e con particolare connotazione di gravità, in presenza delle quali, fino al 31 marzo 2022, la prestazione lavorativa è normalmente svolta in modalità agile, anche attraverso l'adibizione a diversa mansione, e specifiche attività di formazione professionale sono svolte da remoto".

Nella bozza si legge anche che "Nell'esercizio dei poteri derivanti dalla dichiarazione dello stato di emergenza, il capo del Dipartimento della Protezione civile e il Commissario straordinario per l'attuazione e il coordinamento delle misure occorrenti per il contenimento e il contrasto dell'emergenza epidemiologica Covid-19, adottano anche ordinanze finalizzate alla programmazione della prosecuzione in via ordinaria delle attività necessarie al contrasto e al contenimento del fenomeno epidemiologico da Covid-19".

Nella giornata odierna è arrivata anche la firma da parte del ministro della Salute Roberto Speranza della nuova ordinanza che prevede l'obbligo del test negativo in partenza per tutti gli arrivi dai Paesi dell'Unione Europea. Per i non vaccinati, oltre al test negativo è prevista la quarantena di 5 giorni. Sono prorogate inoltre le misure già previste per gli arrivi dai Paesi Extraeuropei. L'ordinanza è valida a partire dal 16 dicembre e fino al 31 gennaio.