La Fondazione Salvatore Maugeri celebra sessant’anni di attività e lo fa partendo dal cuore della sua rete: gli istituti, i professionisti e i pazienti che ne rappresentano la forza. A Genova, l’ICS Maugeri ha ospitato una giornata dedicata alla storia, all’innovazione e al futuro di un modello di medicina riabilitativa che, dal 1965, ha messo al centro la persona e la ricerca.
Origini e crescita
Nata a Pavia nel 1965 per volontà del prof. Salvatore Maugeri, pioniere della Medicina Riabilitativa, la Fondazione si è affermata negli anni come punto di riferimento nazionale nella cura e nella ricerca scientifica interdisciplinare. Oggi conta 25 sedi in 7 regioni italiane e rappresenta una delle principali realtà nel campo della riabilitazione post-acuta.
Celebrazione a Genova
La tappa genovese del “Tour 60 anni Maugeri” ha coinvolto autorità, medici, pazienti e personale sanitario, con l’obiettivo di celebrare un percorso fondato sulla solidarietà e sulla centralità della persona. A rappresentare la Fondazione erano presenti Luca Damiani, Presidente della Fondazione Salvatore Maugeri e Presidente esecutivo di ICS Maugeri Spa SB, e Chiara Maugeri, Vicepresidente, che ha ricordato le radici e la missione del gruppo: “Ripercorrere il passato con orgoglio significa trarre ispirazione e impegno per il futuro. Il modello Maugeri è un patrimonio della sanità italiana che intendiamo continuare a far crescere”.
Visione e impegno
Il Presidente Luca Damiani ha richiamato il valore della visione del fondatore, nata “quando l’Italia era un cumulo di macerie materiali e morali”, sottolineando la necessità di sostenere la sanità nazionale anche attraverso la collaborazione tra pubblico e privato. In Liguria, ha evidenziato, la mobilità passiva resta una criticità, e l’obiettivo di Maugeri è contribuire ad aprire nuovi posti letto e opportunità occupazionali, lavorando per tornare a essere un IRCCS pienamente riconosciuto.
Il ruolo dell’Istituto genovese
Il Direttore Caterina Pistarini ha ripercorso la storia dell’ICS Maugeri Genova, nato nel 1986 a Nervi e oggi centro d’eccellenza nella riabilitazione neuromotoria. Con l’introduzione di tecnologie immersive e virtuali e nuovi servizi di terapia occupazionale, l’Istituto ha ampliato l’offerta clinica e potenziato la ricerca. “In una delle regioni più anziane d’Italia – ha spiegato Pistarini – offriamo risposte concrete ai bisogni della popolazione, collaborando attivamente con istituzioni e società scientifiche”.
Collaborazione e futuro
Tra gli interventi anche quello del prof. Matteo Bassetti, che ha sottolineato il valore della sinergia tra pubblico e privato: “La collaborazione tra le nostre strutture rappresenta un modello virtuoso per la sanità ligure”. Il Presidente di Confcommercio Salute, Luca Pallavicini, ha rimarcato la capacità del gruppo di unire competenza, empatia e innovazione, definendo Maugeri “un alleato fondamentale per la Regione Liguria”.
Storie di rinascita
Durante la giornata sono state raccontate storie di pazienti che hanno ritrovato autonomia e fiducia grazie alla riabilitazione. Come Andrea, giovane tatuatore colpito da una recidiva di sclerosi multipla, che all’ingresso non era più in grado di muovere mani e gambe. Grazie a un percorso multidisciplinare, ha recuperato l’uso delle mani e ha potuto tornare al suo lavoro e alla sua passione, simbolo concreto del valore umano e clinico del modello Maugeri.
Un impegno che continua
Per celebrare i 60 anni, la Fondazione ha annunciato che nel 2026 saranno offerte 60 ore di consulti gratuiti negli istituti italiani del gruppo. Un gesto simbolico per ribadire l’impegno verso la comunità e la volontà di continuare a “restituire vita” attraverso la ricerca, la cura e la solidarietà.