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Sanità

La sua storia di forza e coraggio a 'People'
2 minuti e 21 secondi di lettura
di Tiziana Oberti

"Ho perso quattro arti ma sono grata, la vita è bella e va vissuta senza scoraggiarsi per le sciocchezze, è uno schiocco di dita". Così Giada Ottonello, 40enne di Varazze, racconta a 'People - Cambia il tuo punto di vista' come da un giorno all'altro la sua esistenza è stata sconvolta nel 2022 da una polmonite bilaterale che ha portato all’asportazione di parti di entrambi i polmoni e all’amputazione di parte dei quattro arti. Cinque mesi di rianimazione, un anno e mezzo di riabilitazione per poter tornare a casa e se i momenti difficili non sono mancati Giada è riuscita a reagire e a trovare la forza di ricominciare grazie all'aiuto e all'amore di tanti.

Una donna 'bionica' con quattro protesi

"Purtroppo ho perso quattro arti, ma sono grata di essere qui a raccontarlo - racconta Giada con semplicità - non è stato facile, ho avuto la fortuna di avere il sostegno della mia famiglia, il comune mi ha sostenuto molto e poi di conoscere Vanni Oddera, con il suo progetto della mototerapia entriamo negli ospedali a portare dei sorrisi, questo mi ha fatto sentire utile per il prossimo, di poter portare un sorriso e forse farmi affrontare la vita in un modo un po' più coraggioso".

 La sua vita quotidiana ora ruota attorno alle protesi, che gestisce con grande abilità: "Le mie mani funzionano come pinze elettriche, regolo velocità e pressione e riesco a cucinare, scrivere, mangiare, truccarmi. Sono diventata mancina perché la destra ha meno mobilità, ma faccio tutto con la sinistra".

La sfida più difficile mantenere l'equilibrio

Anche il camminare con le protesi è una sfida superata con coraggio: "Essendo amputata dal ginocchio in giù, ho la fortuna di avere ancora il ginocchio che facilita l’equilibrio. Ma tenere l’equilibrio con quattro arti amputati è stata la prova più difficile".

La mototerapia di Vanni Oddera: passione e solidarietà su due ruote

"Nulla per scontato, la vita è bella"

Anche nei momenti più difficili, la positività resta la sua caratteristica principale: "Sono dell'idea che c'è chi ha una malattia, o chi porta del dolore dentro quindi ognuno ha la sua croce, io ho voglia di vivere e sono una persona sempre molto positiva".

"La mia nuova quotidianità mi ha insegnato che non bisogna dare per scontato nulla e poi mi ha fatto riscoprire che c'è una nuova vita, che posso ricominciare da me stessa, ricominciare da capo, ovviamente con delle difficoltà ma sono sempre molto grintosa, molto positiva, vivo da sola e ora ho ripreso con un piccolo lavoro".

Il messaggio che Giada vuole lasciare è privo di retorica ma pieno di speranza: "Bisogna farsi forza in ogni situazione provare a tirarsi su il più possibile perché la vita è bella, da vivere. Se non avesse degli ostacoli forse non sarebbe neanche da chiamare vita".

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