Oggi, domenica 21 settembre, si celebra la giornata mondiale dell’Alzheimer, ed è l'occasione per sensibilizzare cittadini e famiglie sull’importanza della diagnosi precoce e della presa in carico delle persone affette da disturbi cognitivi. Riconoscere i primi segnali della malattia è il primo passo per affrontarla con consapevolezza e per garantire alle persone fragili un percorso di cura adeguato, che coinvolge medici, strutture sanitarie e famiglie.
La necessità di intervenire tempestivamente
"Questa giornata ci ricorda quanto sia fondamentale non sottovalutare i primi campanelli d’allarme dell’Alzheimer – sottolinea l'assessore alla Sanità di Regione Liguria Massimo Nicolò –. Intervenire tempestivamente permette di migliorare la qualità della vita dei pazienti e delle loro famiglie, offrendo loro un percorso di diagnosi e cura strutturato e supportato dalla nostra rete sanitaria. Regione Liguria è impegnata a garantire un’assistenza sempre più vicina alle persone e ai caregiver, con l’obiettivo di non lasciare nessuno solo davanti a questa malattia, in particolare attraverso i CDCD, Centri per i Disturbi Cognitivi e le Demenze, strutture ambulatoriali specializzate che forniscono servizi per la cura e la presa in carico dei pazienti con demenze".
Il percorso in Liguria
In caso di sospetto Alzheimer, il primo riferimento è il medico di famiglia, che può individuare i segnali della malattia, proporre un test cognitivo (come il GPCOG) e prescrivere, se necessario, una TAC cerebrale e gli esami di laboratorio di base. Qualora il sospetto venga confermato, il paziente viene indirizzato ai Centri per i Disturbi Cognitivi e le Demenze (CDCD), presenti uno per ogni ASL. In particolare, nell’ASL3 genovese sono attivi tre centri, con sedi centrali e distaccate, a disposizione delle famiglie.
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