Nelle ultime settimane è scattato l'allarme infezione West Nile in Italia con diversi casi concentrati tra Lazio e Campania. Il professor Matteo Bassetti, direttore del dipartimento interaziendale regionale delle malattie infettive però abbassa i toni e analizza scientificamente la situazione.
"L'Italia ha avuto diversi casi di infezione di West Nile, parliamo di 400 casi. Non capisco perché quest'anno c'è cosi tanta attenzione medica - analizza Bassetti -. I numeri sono in linea con quelli del passato quando i casi si verificavano nel Nord Italia tra Friuli, Veneto ed Emilia Romagna, oggi invece si è spostata nel Lazio e in Campania ma stiamo comunque parlando di numeri limitati e stiamo parlando di un'infezione che nella stragrande maggioranza dei casi non dà sintomi e non dà particolari problemi. Sento gente preoccupata che dice di essere stata punta da una zanzara e vuole andare al pronto soccorso. Se si fa tanto allarmismo rischiamo di mettere in difficoltà il sistema sanitario".
Cosa bisogna fare?
Bassetti ripete che non c'è nessuna emergenza ma che bisogna abituarsi a questa situazione perché è diventata endemica in Italia. Ma servono anche misure utili a contrastare la diffusione: "È chiaro che siamo di fronte a una malattia endemica sul territorio italiane e dobbiamo imparare a convincerci e bisogna fare più prevenzione. Bisogna dare delle linee di indirizzo molto chiare ai Comuni sull'uso degli insetticidi e bisogna dare indicazione ai cittadini su cosa fare nei giardini e nei terrazzi per evitare che le zanzare si riproducano. Bisogna limitarne il numero" spiega Bassetti.
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