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Sanità

Mentre su scala nazionale il numero dei positivi supera il tetto psicologico del milione
2 minuti e 43 secondi di lettura

Giovanni Toti, presidente e assessore alla Sanità della Regione Liguria, auspica un "doppio binario" sui dati Covid, per evitare allarmismi e misure sovradimensionate rispetto alla realtà del problema. In attesa che il governo distingua tra ricoverati "con" e "per" Covid, la Regione Liguria dalla prossima settimana diffonderà i due tipi di dati. Questo proprio nelle ore in cui il numero nazionale dei positivi supera il milione: sono infatti 71.947 i nuovi contagi da Covid registrati nelle ultime 24 ore, secondo i dati del ministero della Salute. Cifra che porta gli attuali positivi a più di un milione di persone (1.037.511). Ieri i contagiati erano stati 84.700. Le vittime sono invece 57, rispetto alle 63 di ieri. Sono 291 i pazienti ricoverati in terapia intensiva, 16 in più rispetto a ieri. Gli ingressi giornalieri sono 40. I ricoverati nei reparti ordinari sono 7.212, 177 in più di ieri.

Per quanto riguarda la Liguria, sono 1.518 i nuovi positivi in Liguria a fronte di 5.892 test tra antigenici e molecolari effettuati peri a un tasso di positività pari al 25,7%. Ci sono 10 ospedalizzati in più rispetto a ieri mentre le terapie intensive (6) restano invariate. In isolamento domiciliare ci sono 16.871 persone, 273 in più. Non sono segnalati decessi.

“Sul Covid - scrive Toti sul suo profilo Facebook - assisto a un surreale dibattito estivo, basato su dati errati. E ogni ragionamento fatto su dati sbagliati, non può che portare a errate conclusioni. Quasi che qualcuno, già stufo di stare sotto l’ombrellone, sperasse di tornare all’epoca delle mascherine anche sulla battigia".

"Il Covid - argomenta Toti - circola molto tra di noi? Certamente sì. Questo ha effetti sui ricoveri ospedalieri in proporzione? No! I dati che ogni sera allarmano gli italiani sono dati sbagliati, o meglio, raccolti con metodologie di altri tempi. Spiego: siccome il Covid circola, è ovvio che anche tra chi viene ricoverato in ospedale sia presente ma, ogni 10 ricoverati con il virus, solo 3 vanno al pronto soccorso per i sintomi del virus. Gli altri 7, che le nostre statistiche registrano come pazienti Covid, sono persone che vanno in ospedale per tutt’altro: incidenti domestici o automobilistici, problemi cardiaci, altre infezioni, problemi di chirurgia generale. Nulla a che fare con la polmonite da virus. Però, siccome all’ingresso in ospedale vengono sottoposti a tampone, scoprono allora di essere positivi e diventano pazienti Covid”.

“Capite che - prosegue Toti- questo modo di raccogliere i dati falsa ogni ragionamento, sia sulla pericolosità della malattia, sia sull’organizzazione ospedaliera. Siccome le regole ancora in vigore ci costringono ad aprire reparti Covid a seconda del numero dei ricoverati, presto saremo costretti a riaprire questi reparti in cui però ricoverare pazienti che hanno bisogno di tutt’altre cure. Una sorta di “ghetto Covid” per cittadini con il Covid, ma ricoverati in realtà per altro”.

Il presidente si domanda poi se “vi sembra normale che si discuta sulle mascherine all’aperto e non sul fatto che i dati utilizzati e diffusi sulla pandemia siano totalmente incongruenti con la situazione?”

“Il Governo cambi queste assurde regole. Per quanto riguarda la Regione Liguria- conclude Toti - domani riunirò la nostra sanità e chiederò di trasmettere almeno i doppi dati: quelli dei ricoverati secondo le regole del Governo e quelli che realmente sono in ospedale per Covid. Così almeno tra noi ci capiremo, in attesa che qualcuno batta un colpo a Roma”.