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Porto e trasporti

L'idea del Comune di chiedere 3 euro a crocierista rischia di non essere nemmeno praticabile
1 minuto e 41 secondi di lettura
di Matteo Cantile

La tassa sui crocieristi non si può riscuotere: è questo uno dei problemi principali che emerge dopo la decisione del Comune di Genova di approvare il balzello di 3 euro per ogni passeggero in transito nel porto della città. "Stazioni Marittime e più in generale i terminalisti – spiega l’amministratore delegato del terminal crocieristico Alberto Minoia – non sarebbero in grado di riscuotere questa tassa e un’eventuale riscossione a terra generebbe un fortissimo rallentamento dei flussi di passeggeri, a discapito della qualità del servizio". Ma non basta: la possibilità di riscuotere questa tassa è stata garantita da un provvedimento del Governo, che però non ha stabilito i cosiddetti "strumenti di riscossione"; si tratta di un vulnus che rende, nei fatti, complicatissimo raggiungere l’obiettivo che la legge si era posto, soprattutto senza il consenso degli operatori.

Perdita di competitività

Non è solo l’aspetto tecnico a rendere poco praticabile la nuova tassa, c’è un tema più complessivo di competitività del porto di Genova: "Nella sua qualità di capitale dello shipping – spiega ancora Minoia – la nostra città rischia di perdere la sua attrattività per colpa di una tassa che non viene applicata nei porti limitrofi. Come Stazioni Marittime siamo molto preoccupati di perdere traffico in favore di porti vicini, come La Spezia e Savona, che non applicano la stessa tassa".

Strade divergenti

Nella comunità portuale la preoccupazione è forte, soprattutto perché non si capisce come sia possibile che una città che sta facendo tutto il possibile per attirare nuovi traffici (con la nuova diga foranea e le altre opere infrastrutturali) voglia allo stesso tempo aprire un fronte di scontro con gli operatori che questi traffici possono garantirli. Un tema che sarà certamente al centro del dibattito cittadino nelle prossime settimane.

Il primo tentativo del centrodestra

L’idea di istituire una tassa sui passeggeri per rimpinguare le casse del Comune di Genova non è nuova: l’amministrazione di centrodestra aveva già perlustrato questa strada, decidendo poi di soprassedere, da un lato per l’ambiguità della norma di cui sopra, dall’altro per la fortissima contrarietà dei vettori.

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