Resta ancora fortemente rallentata l’operatività del terminal Psa di Genova Pra’, a cinque giorni dall’incidente che ha coinvolto la Msc Mariagrazia: domenica scorsa la nave, ormeggiata in banchina per le operazioni di carico e scarico, aveva perso una pila di 19 container vuoti.
Operazioni sospese
Dopo l’incidente, la Capitaneria di porto di Genova aveva emanato un’ordinanza di sospensione delle manovre in entrata e in uscita delle navi, così da garantire la sicurezza dei sommozzatori impegnati nelle attività di individuazione e recupero dei container caduti in mare.
In porto sono rimaste bloccate per giorni tre navi: la stessa Msc Mariagrazia (che non è ancora stata autorizzata a ripartire), una Cma Cgm e una Hyundai. Le ultime due hanno lasciato la banchina di Pra’ tra mercoledì e ieri.
Attesa per il ritorno alla piena operatività
Al momento le navi che devono entrare nel terminal – due quelle transitate ieri – possono farlo solo con autorizzazione specifica della Capitaneria, poiché nello specchio acqueo sono ancora in corso le operazioni di recupero.
Restano affondati tre container, probabilmente adagiati sul fondale nei pressi della diga foranea: le autorità stanno valutando se consentire un rapido ritorno alla normalità e procedere alla loro rimozione in un secondo momento, considerando che a 20 metri di profondità non interferiscono con il pescaggio delle portacontainer.
Fonti qualificate segnalano però che, prima del pieno via libera, serviranno ulteriori verifiche sul numero esatto dei container caduti. Solo quando sarà certo che nulla ostacoli la navigazione, la Msc Mariagrazia potrà ripartire e il terminal tornare a regime. Nelle ultime ore, comunque, è stato dato l'ok per il traffico dei mezzi nautici in servizio per i lavori alla nuova Diga: si tratta di natanti con minor pescaggio, pertanto la Capitaneria non ha ritenuto più necessario sottoporli a nessun vincolo.
Le cause dell’incidente
Sono in corso gli accertamenti per stabilire le responsabilità, soprattutto ai fini assicurativi. Due elementi appaiono al momento chiari:
– la nave era ormeggiata in banchina, dunque sotto la custodia degli operatori del terminal;
– al momento dell’impatto, le gru di Psa non stavano lavorando in quella baia, quindi non si è trattato di un errore del gruista.
L’ipotesi più plausibile è che, pur in assenza di un avviso specifico di vento forte, una raffica improvvisa abbia colpito la pila di container facendola cadere in mare. Resta da chiarire se i contenitori fossero correttamente rizzati, cioè ancorati secondo le procedure.