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Porto e trasporti

Terzo Valico all'82%, per la Gronda firmato un impegno tra enti
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L’abbattimento di un diaframma del Terzo Valico e la firma del protocollo d’intesa per la realizzazione della Gronda: questi i contenuti della mattinata genovese di Matteo Salvini, ministro delle infrastrutture.

Il primo appuntamento nel cantiere del Terzo Valico: con il ministro anche il suo vice, Edoardo Rixi, i vertici di Comune di Genova, Regione Liguria, Ferrovie dello Stato e Webuild; assieme a loro il commissario dell’opera Calogero Mauceri.

Folta la presenza di assessori, comunali e regionali, e anche parlamentari, tra questi Luca Pastorino e Ilaria Cavo, quest'ultima è anche la rappresentante in Parlamento del collegio su cui insiste l'opera. 

La cerimonia ha previsto l’abbattimento di una parete di una delle gallerie della nuova infrastruttura portando così all’82% il processo di realizzazione dell’opera: il commissario Mauceri ha ribadito che la data di riferimento per il passaggio del primo treno resta il 2025. “Ci sono alcune problematiche nella parte nord del cantiere – ha spiegato Mauceri – tra questi la talpa che si è bloccata durante le operazioni di scavo e che ci sta facendo perdere del tempo ma stiamo lavorando per risolverlo”. Il tema degli extra costi, invece, non preoccupa poiché il Governo ha già stanziato oltre 300 milioni di Euro che portano il costo totale del Terzo Valico a 7 miliardi e 800 milioni.

Ha espresso soddisfazione per i risultati raggiunti anche Pietro Salini, Amministratore delegato di Webuild, la società che è capofila nel consorzio che sta costruendo la nuova linea ferroviaria: “Abbiamo trovato tanti problemi in corso d’opera, speravamo di concludere i lavori nel 2018 ma questo è un cantiere veramente complicato”. Salini ha parlato anche della Diga, altra opera che impegnerà la sua società: “Si è contenti solo quando si firma il contratto – ha dichiarato – poi cominciano le preoccupazioni. Abbiamo tempi di realizzazione sfidanti ma ci stiamo attrezzando”.

Non ci sono invece novità sul quadruplicamento della Tortona – Milano, cioè la tratta che a valle del Terzo Valico completa il collegamento con Milano Rogoredo: l’opera non è inserita nel Pnrr e non è interamente finanziata. Prevede due lotti ma la sua realizzazione è lontanissima.

A margine della cerimonia l’amministratore delegato di Ferrovie, il genovese Luigi Ferraris, ha lanciato una nuova iniziativa, quella dei cantieri parlanti che darà voce ai trenta principali cantieri ferroviari: “E' un'iniziativa volta ad avvicinare e rendere più trasparente ciò che facciamo in tutto il Paese - ha detto Ferraris - coinvolgerà oltre trenta cantieri che 'parleranno' di loro ai cittadini attraverso il sito fsitaliane.it, con aggiornamenti sull'inizio dei cantieri, lo stato dell'opera, la cantierizzazione e la fine dei lavori".

Conclusa la parte dedicata al Terzo Valico, che ha previsto anche la Messa in onore di Santa Barbara officiata da Mons. Nicolò Anselmi, la delegazione si è spostata in Prefettura dove è stato firmato il protocollo d’intesa per la realizzazione della Gronda, tra Ministero, Regione, Comune, Autorità portuale e Autostrade. “Il protocollo – ha detto il ministro Salvini – è un impegno solenne che le istituzioni si prendono reciprocamente. Chiunque verrà dopo di noi dovrà completare l’opera, da oggi non si può più tornare indietro”. La Gronda costerà circa 5 miliardi e dovrebbe essere realizzata in dieci anni: secondo Autostrade, però, il primo lotto dovrebbe essere aperto entro il 2029.

 

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