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Politica

1 minuto e 41 secondi di lettura
di r.p.

Due ordini del giorno straordinari presentati dal centrodestra sono stati votati oggi all’unanimità in consiglio comunale, non senza suscitare polemiche all’interno della maggioranza.

I due documenti, più volte rinviati nelle ultime tre settimane, impegnano sindaca e giunta a manifestare solidarietà al rettore dell’Università di Genova, Federico Delfino, il cui volto era stato raffigurato in un mirino su alcuni volantini affissi nel rettorato occupato dagli studenti, e a intervenire sulla decisione della fondazione Leonardo di non partecipare come sponsor al Festival della Scienza, dopo le critiche legate al ruolo dell’azienda nella filiera bellica.

La sindaca Silvia Salis, pur non condividendo alcune premesse dei due ordini del giorno, ha sottolineato l’importanza di esprimere solidarietà al rettore per le minacce subite e ha confermato la volontà del Comune di partecipare a un tavolo di confronto per trovare soluzioni condivise. «Ho chiesto alla maggioranza di votare a favore per pragmatismo politico — ha dichiarato — perché non permetteremo a questi documenti di dividerci. È anche un gesto di responsabilità politica verso la città, dopo settimane di discussioni poco edificanti in consiglio.»

Pietro Piciocchi, capogruppo di Vince Genova e primo firmatario dell’ordine del giorno sul rettore, ha commentato che il voto rappresenta un’adesione a una piattaforma di valori, mentre alcune dichiarazioni durante il dibattito, come quella della consigliera Sara Tassara che ha definito il mirino sul rettore «una forma di dissenso», hanno suscitato polemiche e richieste di chiarimento dalla minoranza. In particolare, Alessandra Bianchi, capogruppo di Fratelli d’Italia, ha chiesto un intervento diretto della sindaca.

La votazione del secondo ordine del giorno, presentato dalla capogruppo di Noi Moderati - Orgoglio Genova, Ilaria Cavo, è stata altrettanto tempestosa. Una frase di Tassara che ha accusato Leonardo di «complicità nel genocidio da parte di Israele» ha provocato la reazione della minoranza e la sospensione temporanea della seduta. Dopo la ripresa, anche questo atto è stato approvato all’unanimità.

Paola Bordilli, capogruppo della Lega, ha ribadito che il voto non risana il silenzio finora mantenuto dal Comune e dalla giunta sulla questione