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Politica

Lettera aperta alla sindaca di Genova Silvia Salis e per conoscenza al ministro Matteo Salvini
4 minuti e 29 secondi di lettura
di Senatore Maurizio Rossi*

Lettera aperta alla sindaca di Genova Silvia Salis e per conoscenza al ministro Matteo Salvini.

Gentile sig.ra sindaca Salis,
mi permetta di esprimere il mio parere sulla vicenda del “No allo Skymetro”, su cui penso Lei stia facendo un gravissimo errore di cui ne pagherà le conseguenze la città di Genova e tutta la Valbisagno.

Ho ancora qualche rapporto a Roma e ho parlato della tematica e della sua convinzione di rinunciare a 450 milioni (peraltro propedeutici a ottenerne altri per il proseguimento del collegamento sino all’alta Valbisagno), convinta Lei che potrà parteciperà a nuovi finanziamenti con un nuovo progetto il prossimo anno. Ho avuto autorevoli pareri che mi dicono che Genova se rinuncerà al finanziamento, già in parte erogato e stanziato dal Governo, per anni non ne avrà altri. Le spiego anche il perché e La invito ancora a meditarci molto bene e valutare di rivedere la Sua posizione nell’interesse di tutta la città e di parlarne con il ministro Salvini, col suo viceministro Rixi, che devono convincerla e confermarle quanto le scrivo invitandola, per il bene della città, a valutare anziché la rinuncia, di inserire qualche modifica progettuale.

Lei sig.ra Sindaca ha un grande credibilità verso i cittadini e il nuovo sondaggio Tecnè Primocanale sullo Skymetro dimostra come sia riuscita a modificare il pensiero di gennaio dei genovesi. Ben il 46% dei cittadini ritiene infatti oggi che Lei abbia fatto bene a cancellare l'opera, ma Le credono anche quando lei dice che li tempi del suo nuovo progetto non cambieranno rispetto al progetto esistente e finanziato integralmente.

Il 30% dei cittadini ritiene che non si farà più e che Genova perderà i 400 milioni, l’11% "che i tempi si allungheranno con gravi problemi di isolamento per la Valbisagno". I negativi pertanto, contrari alla sua posizione, sono il 41% contro il 46% che sostiene la sua decisione e crede che lei riuscirà a risolvere comunque il problema.

Ebbene sig.ra Sindaca e ministro Salvini, io non la penso così perché ho delle consapevolezze che i cittadini non possono avere perché non hanno le mie fonti ed è mio dovere da Editore cosciente che lavora per il bene del territorio scriverle e farla riflettere su ciò che sta facendo. Lei potrebbe ancora trovare una soluzione migliore rispetto alla cancellazione del progetto e la rinuncia al finanziamento.

Ho assunto, come dicevo, molte informazioni autorevoli prima di scriverle e le chiedo di leggere e meditare molto bene sulla sua decisione.

La cancellazione del progetto Skymetro e la conseguente rinuncia ai 400 milioni del finanziamento - ad oggi pare non sia ancora arrivata disdetta ufficiale al Ministero - rende a mio giudizio impossibile per il prossimo e per diversi anni a venire, la richiesta di un nuovo finanziamento per un nuovo progetto.

Da quanto mi risulta se Lei avesse deciso di modificare il progetto - ormai finanziato con tanto di anticipo di 39 milioni di euro versato nelle casse di palazzo Tursi (denaro certamente accantonato ma che comunque dalla “cassa” di Palazzo Tursi dovrà essere restituito entro fine anno) - Genova avrebbe conservato il finanziamento.

La rinuncia apre la strada ad altri progetti: al Ministero, mi risulta, ne siano già depositati per circa 10 miliardi di euro. E così, mentre Genova rinuncia ai suoi fondi, altre città staranno festeggiando: per loro, quei 400 milioni “nostri” rappresenteranno un’improvvisa e gradita pioggia di risorse.

È indubbio comunque che Genova, ad oggi, non abbia alcun progetto alternativo da presentare: al momento c’è solo l’intenzione di ricominciare da zero, da uno studio del Politecnico di Milano da cui far eventualmente discendere piani che potranno vedere la luce solo tra diversi anni.

Intanto però le eventuali nuove domande di finanziamenti di Genova andranno in coda alle richieste già formulate da altri: come detto ci sono ad oggi progetti pronti per circa 10 miliardi a fronte di una dotazione ministeriale che, per il 2026, mi risulta si ferma a circa 2 miliardi. Quindi prima di ritornare a parlare di finanziamenti a Genova ci vorranno anni e anni.

Se la prende Lei questa responsabilità, sig.ra sindaca? O potrebbe ancora pensare di non far partire quella lettera di rinuncia e rivisitare il progetto, chiedendo al Ministro Salvini di conservare il finanziamento almeno per il prossimo anno mentre si fanno modifiche ma al progetto approvato?

Vado spesso in Valbisagno, anche nella zona media e alta, dove ci sono le concessionarie d’auto e molte attività imprenditoriali: ho avuto tanti parenti a Molassana e l’ho vista crescere dal 1960. Non si può condannare tutta quella zona all’isolamento, cancellando questo finanziamento che è unico e difficilmente ripetibile. Ci pensi bene per favore sig.ra sindaca: la prego, ci pensi molto bene.

La invito a inviarmi una risposta che pubblicheremo integralmente, come è nostro dovere ma anche per mettere nero su bianco il suo impegno e il suo pensiero cosi ce lo rileggeremo già fra un anno e negli anni a venire.

E chiedo al ministro Salvini e al viceministro Rixi, come ho già scritto sopra, di parlarle e confermarle che quello che le scrivo corrisponde al vero e che la invitino a modificare la sua posizione che non porta da nessuna parte se non a un rimando di molti anni alla soluzione dell’isolamento dalla Valbisagno.

Ringrazio Lei, e il Ministro per la cortese attenzione e attendo le vostre cortesi considerazioni.

Poi fra qualche anno ci rileggiamo quanto scritto.

*Maurizio Rossi, senatore e membro della commissione Trasporti della XVII Legislatura

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