Questa mattina nell'aula del Consiglio comunale di Genova è scoppiato un acceso scontro tra maggioranza e opposizione, scaturito dalla richiesta della minoranza di centrodestra di osservare un minuto di silenzio in memoria di Charlie Kirk, l'attivista conservatore americano ucciso il 10 settembre. La proposta è stata respinta dalla maggioranza, provocando una protesta vivace.
Durante il dibattito, il consigliere comunale del Pd Claudio Chiarotti si è rivolto urlando alla capogruppo di Fratelli d'Italia, Alessandra Bianchi, con la frase: “Non dire ca…te, vi abbiamo già appesi per i piedi una volta”. Un'espressione che ha scatenato un vero e proprio finimondo in aula.
Successivamente, Chiarotti e Bianchi sono stati ospiti negli studi di Primocanale. Il consigliere Pd ha chiesto scusa per essere “andato sopra le righe” e ha precisato che la sua affermazione “non era rivolta a nessuno all'interno dell'aula”. Ha inoltre ribadito la sua identità antifascista, sottolineando di non ritenere presenti fascisti nel Consiglio.
Alessandra Bianchi ha accettato le scuse a livello personale, ma ha condannato il clima di tensione: "Non possiamo accettare un clima come questo, perché 'l'odio moltiplica l'odio e la violenza moltiplica la violenza', come ha ricordato il presidente Mattarella. Prendiamo atto che per il sindaco e per la maggioranza minacciare un eletto risulta ancora considerato 'accettabile'".