"Gli imputati principali riceveranno condanne esemplari". Ne è sicuro e lo ribadisce Emmanuel Diaz ai margini delle udienze in corso da lunedì scorso per requisitoria alla ripresa del processo Morandi: "Sono molto contento di quanto hanno fatto e stanno facendo i magistrati dell'accusa e anche dei tempi del processo visto la velocità dalla giustizia italiana" aggiunge lo studente colombiano che nel crollo ha perso il fratello Henry.
Diaz però non è d'accordo sulla decisione dei pm di considerare l'ex amministratore delegato di Aspi Giovanni Castellucci al vertice della gerarchia delle responsabilità, come traspare dal fatto che la trattazione della posizione dell'ex amministrazione delegato di Aspi è stata lasciata per ultima, come a tirare le fila dell'inchiesta.
"Sono tutti criminali allo stesso modo"
Una critica che lui muove ovviamente non per alleggerire la posizione di Castellucci, che fra l'altro ha preannunciato altre dichiarazioni spontanee dal carcere di Opera a Milano per la strage di Avellino, ma per sottolineare la gravità delle condotte di tutti i maggiori imputati: "Sono sorpreso che i pm trattino Castellucci in maniera diversa - precisa Diaz - perchè lui è un criminale come tanti altri, non è peggiore di un Berti, di un Donferri, di un Alemanni, sono tutti gli imputati ad avere un ruolo centrale all'interno di questo degrado che è proliferato all'interno della rete autostradale, all'interno di Aspi e di Spea e di Atlantia, un cancro all'interno della società, per questo dico che sono tutti criminali alla pari".
"Voglio giustizia per mio fratello"
Emmanuel Diaz è l'unico familiare delle vittime che ha assistito alle oltre duecento udienze del processo Morandi. Lui per chiedere giustizia per il fratello Henry ha sospeso la sua vita di studente in Colombia ed è rimasto a Genova: ogni mattina, ad ogni udienza, è seduto nelle ultime file sotto la tensostruttura dove si tiene il maxi processo a 47 imputati accusati di non avere evitato che ponte Morandi crollasse per la scarsa manutenzione, una tragedia in cui sono morte 43 persone.
Oggi al vaglio la posizione di Donferri e Berti
Nel corso di questi primi tre giorni il pm Airoldi ha esposto ai giudici Lepri, Baldini e Polidori la posizione degli imputati di Autostrade per l'Italia Malgarini, Di Taddeo, Santopolo, Romagnolo, De Santis, Frazzica e Mollo (ex direttore generale di Aspi, anche lui in carcere per la strage del pullman di Avellino). Oggi invece il pm dovrebbe esporre i reati mossi ai tre fra gli imputati fra i più importanti, l'ex direttore centrale maintenance e investimenti esercizio Bergamo, l'ex responsabile nazionale manutenzioni di Autostrade Donferri Mitelli e l'ex direttore centrale operazioni Berti, anche lui fra i cinque imputati per il Morandi già in carcere per la sentenza passata in giudicato per la strage del pullman precipitato nel vuoto sull'autostrada di Avellino nel 2013. Berti, che per quella tragedia è stato condannato a 5 anni, potrebbe rilasciare dichiarazioni sulle accuse che gli vengono mosse dalla procura di Genova.
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