Primo consiglio comunale dopo la pausa estiva, una seduta animata dalle contestazioni dei consiglieri di minoranza per la consegna in ritardo delle linee programmatiche da parte della giunta. Linee che saranno discusse martedì prossimo lasciando di fatto una giornata lavorativa per studiarlo e obbligando gli uffici comunali a lavorare nel weekend. Poi è andato in scena un siparietto tra il consigliere Gandolfo di Fratelli d’Italia che ha regalato alla sindaca Salis un cd di Caterina Caselli consigliandole l’ascolto delle canzoni “100 giorni” alludendo ai cento giorni di amministrazione comunale trascorsi e “nessuno mi può giudicare”.
La sindaca ha poi letto le linee programmatiche un documento di 40 pagine che sottolinea l’impegno ambizioso della giunta per una Genova basata su uguaglianza, sostenibilità e coesione sociale. Il documento indica dieci assi strategici che guideranno l'azione amministrativa nei prossimi cinque anni: lavoro, inclusione, qualità della vita, cultura, mobilità, città universitaria, abitare, porto e infrastrutture, ambiente e partecipazione.
"Scelte anche impopolari"
"Il nostro impegno è portare avanti il programma per il quale siamo stati votati - le parole di Salis - ma anche fare scelte che non saranno a volte popolari, ma fare delle scelte che abbiano una visione, per una città che risponda ai bisogni di chi è molto giovane e di chi deve ancora nasce. Scelte che saranno giuste per la visione di una città che sia sempre improntata allo sviluppo economico e alla giustizia sociale".
Le linee programmatiche della giunta Silvia Salis
Una città giusta, sostenibile, coesa e democratica. È quesra la visione delineata dalla sindaca di Genova, Silvia Salis, nelle linee programmatiche di mandato 2025-2030 presentate oggi in consiglio comunale.
Il documento indica dieci assi strategici che guideranno l'azione amministrativa nei prossimi cinque anni: lavoro, inclusione, qualità della vita, cultura, mobilità, città universitaria, abitare, porto e infrastrutture, ambiente, partecipazione.
Sul fronte economico, la giunta annuncia un Patto per il Lavoro con salario minimo nei contratti comunali, protocolli con i sindacati e misure per attrarre imprese, sostenere startup e rilanciare le vallate come poli produttivi. Centrale anche la lotta al lavoro nero e al dumping contrattuale. Il capitolo welfare definisce il sistema sociale come un investimento. Previsti presidi di prossimità nei municipi, progetti per anziani e disabili, rafforzamento dei servizi 0-3 anni e contrasto alla povertà alimentare.
Particolare attenzione al disagio psicologico giovanile con spazi di ascolto nei quartieri.
La qualità della vita viene associata al modello della 'città dei 15 minuti', con servizi essenziali raggiungibili a breve distanza, rigenerazione urbana diffusa, manutenzione dei cimiteri e riqualificazione degli spazi pubblici. La scuola è definita infrastruttura sociale primaria e viene annunciato un piano pluriennale di edilizia scolastica.
La cultura dovrà essere diffusa, con un piano triennale, valorizzazione di biblioteche e musei, sostegno a produzioni artistiche e creative. Sulla mobilità si punta a potenziare il trasporto pubblico, la ciclabilità e l'accessibilità, senza mettere in discussione i grandi progetti già avviati.
Il diritto alla casa sarà affrontato con un censimento degli alloggi sfitti, rilancio dell'edilizia pubblica e regolamentazione degli affitti brevi. In campo ambientale, priorità a qualità dell'aria, economia circolare e resilienza climatica. Infine, la giunta ribadisce i valori dell'antifascismo e della partecipazione. Previsti bilancio partecipativo, piattaforma digitale e consulte tematiche.
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