Nel 2027 riandremo a votare per le elezioni politiche e se dalla parte del centrodestra non ci sono dubbi che la candidata alla presidenza del Consiglio sia Giorgia Meloni, nel centrosinistra i giochi iniziano a farsi seri. Un elemento che potrebbe rivoluzionare ulteriormente la competizione è la probabile approvazione della legge sull'elezione diretta del presidente, prevista prima del 2027. Questa novità darà ancora più peso al candidato o candidato, rendendo la scelta strategica del nome di punta fondamentale.
Silvia Salis, sindaca di Genova, è stata già tirata per la “giacchetta” da alcuni autorevoli esponenti politici come Franceschini e Matteo Renzi. Lui, che è un fuoriclasse, ha riconosciuto la fuoriclasse e di fatto ha gestito al meglio la sua candidatura a Genova riuscendo ad unire anche tutto il centrosinistra, almeno nella fase elettorale. Oggi non si capisce invece come siano i rapporti nella maggioranza di Palazzo Tursi ma è sicuro che alle regionali del novembre 2024 Orlando abbia perso con Bucci a Spezia proprio per aver messo fuori Italia Viva.
La lezione il Pd l’ha capita e alle comunali ha condiviso la candidata “civica” ma molto apprezzata dall’ex presidente del Consiglio.
Noi crediamo nei sondaggi e più che ai leader di partito chiediamo risposte ai cittadini per avere un quadro della situazione. Un doppio dato che poi si divide tra elettori generici e elettori del centrosinistra, il dato forse più veritiero e importante: per il 54% degli elettori liguri di centrosinistra Salis è meglio di Elly Schlein che si ferma al 34%
Un aspetto centrale dell'indagine è anche capire se Silvia Salis sia percepita come una leader locale ambiziosa di consolidare il suo ruolo di “Doge di Genova” oppure come una figura con aspirazioni nazionali, costruita anche grazie alla sua costante presenza a Roma e ai rapporti politici consolidati nella capitale ai tempi del Coni. Solo il 24% dei genovesi pensa che voglia restare a Tursi e non abbia altre mire, mentre il 43% non sa o preferisce non rispondere.
Ora se davvero Silvia Salis dovesse essere scelta come antagonista di Giorgia Meloni nel 2027 come sarebbe possibile chiederle di restare a Tursi facendole perdere un treno che difficilmente potrebbe ripassare?
Questo primo sondaggio rappresenta dunque un test importante a livello regionale, ma l'attenzione rimane alta e così faremo nuove rilevazioni prossimamente per approfondire e ampliare il panorama, valutando anche altri possibili candidati. Nel frattempo, Silvia Salis si conferma una figura da tenere d'occhio per il futuro del centrosinistra italiano.
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