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Politica

La sindaca Silvia Salis: "Non possiamo voltarci dall'altra parte"
1 minuto e 27 secondi di lettura
di Aurora Bottino

"È un grande orgoglio che i nostri connazionali stiano partendo e stiano portando un una quantità enorme di aiuti umanitari a un popolo che sta morendo di fame, ma sono molto preoccupata dopo le esternazioni di Itamar Ben-Gvir". La sindaca di Genova ha inviato questa mattina una lettera al ministro degli Esteri e vicepremier, Antonio Tajani, manifestando "particolare preoccupazione" per le ultime dichiarazioni del ministro della Sicurezza nazionale del governo israeliano, che preannuncia che i volontari della Global Sumud Flotilla, partiti anche da Genova per portare aiuti umanitari nella Striscia di Gaza, saranno trattati in tutto e per tutto alla stregua di terroristi.

La sindaca ha rivolto un sentito appello a Tajani: "Monitori la missione"

La sindaca ha rivolto un "sentito appello" a Tajani per "monitorare con la massima attenzione la missione dei nostri concittadini, facendo sentire la vicinanza e l'appoggio delle istituzioni in una iniziativa di così alto valore". Nella lettera, Salis ricorda anche "di aver garantito il pieno appoggio del Comune di Genova all’iniziativa a "riconferma della forte vocazione solidaristica della mia città e di tutta la comunità genovese".

Salis: "Non possiamo voltarci dall'altra parte"

"Io come Comune di Genova l'ho detto" ha spiegato poi ai giornalisti, "farò tutto quello che posso fare per non far spegnere mai i riflettori su questa spedizione, lo dobbiamo fare come esseri umani. Al di là della guerra, al di là delle bombe c'è una scientifica decisione di fare morire di fame e su questo non possiamo voltarsi all'altra parte".

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