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Politica

3 minuti e 29 secondi di lettura
di Giorgia Fabiocchi
L’aula del consiglio regionale della Liguria durante il voto dei revisori dei conti

Scoppia la polemica di metà luglio in consiglio regionale e a farla divampare è l’assenza del presidente della Regione Marco Bucci.

Cosa è successo in aula

Al centro dello scontro, tra maggioranza e opposizione, la nomina del collegio interno dei revisori dei conti del consiglio regionale, a cui può partecipare anche il presidente della giunta, in quanto consigliere. Il centrodestra, con il capogruppo di Fratelli d’Italia Rocco Invernizzi, ha chiesto il rinvio del voto, considerata l’assenza di Marco Bucci. Alla richiesta, con intervento in aula, il centrosinistra ha criticato quanto richiesto dalla maggioranza. Dopo alcuni interventi taglienti dei consiglieri progressisti, con la richiesta di una sospensione per una riunione di minoranza, il presidente del consiglio regionale Stefano Balleari ha concesso l’incontro. Al rientro in aula, dopo lo scontro, il centrodestra ha fatto un passo indietro e ha deciso di votare i revisori dei conti.

La posizione della minoranza

Ad alzare il tiro ci pensano i consiglieri di minoranza, con i loro rispettivi capigruppo. Tra i primi a intervenire in aula l'esponente del Partito Democratico Armando Sanna: "Ci siamo trovati di fronte a un precedente gravissimo, in questo modo si passa dalla democrazia alla dittatura della maggioranza. Un presidente del consiglio regionale dovrebbe esistere proprio per evitare questo rischio. L'aver cambiato idea e aver deciso alla fine di votare i revisori non cancella il vulnus creato da questo atteggiamento grave e assurdo". Non risparmia critiche al centrodestra la capogruppo di Avs Selena Candia: "Con questa figuraccia la maggioranza dimostra di essere sempre più debole, senza Bucci il centrodestra non è neanche in grado di scegliere chi votare come revisore dei conti. È stata una scena imbarazzante". "Ci siamo trovati di fronte a un atto che non ha alcuna giustificazione istituzionale: la composizione del collegio è determinata dall'Ufficio di Presidenza - ha aggiunto il capogruppo della lista Orlando Presidente Gianni Pastorino -. Il centrodestra si è nascosto dietro l'assenza del presidente Bucci ma la verità è che non riuscivano nemmeno a trovare un accordo tra loro. Dopo le critiche sollevate da tutta l'opposizione, il centrodestra ha deciso di fare un passo indietro ma resta l'imbarazzo per un teatrino che qualifica la maggioranza che governa questa regione. È questo il rispetto che la maggioranza ha per le istituzioni?". A chiudere un attacco frontale alla maggioranza il capogruppo del Movimento Cinque Stelle Stefano Giordano: "Se lasciata libera di agire la destra ridurrà sempre più il consiglio regionale a una tragicommedia, la riprova l'abbiamo avuta oggi, con vette mai viste. Se tutto dipendesse dalla presenza del presidente, cosa sarebbe successo nelle scorse legislature ogni volta che il predecessore di Bucci era a tagliare un nastro o ad assaggiare una trenetta col pesto, quante decisioni sarebbero state rimandate? Quella di oggi è stata l'ennesima mancanza di rispetto: ricordiamo all'esecutivo che i cittadini si aspettano che i lavori procedano indipendentemente dalle ferie del presidente di Regione Liguria. Se la destra regionale non avesse fatto retromarcia, avremmo abbandonato l'aula. Ma oggi abbiamo vinto noi: il consiglio ha nominato il nuovo Collegio, al quale auguro buon lavoro". 

L’intervento del consigliere Orlando 

A chiudere il cerchio degli interventi in aula l’ex ministro, candidato del centrosinistra e consigliere del Partito Democratico Andrea Orlando, che ha accusato la maggioranza di aver proposto qualcosa di non 'accettabile'. “Quello a cui abbiamo assistito è qualcosa di poco commentabile, considerando che avete chiamato in causa il presidente Bucci che in questa occasione non ha nessuna responsabilità - ha commentato Andrea Orlando -, la verità è che è successo qualcosa di molto chiaro: eravate divisi sul revisore dei conti, lei presidente Balleari, l’ipotesi non doveva prenderla in considerazione”.

Le nomine dei revisori dei conti 

La nomina del collegio interno dei revisori dei conti del consiglio regionale è necessaria e propedeutica ai lavori dell’aula, a partire dalla prossima settimana, quando si discuterà il bilancio della Regione. La richiesta quindi, era quella di chiudere la partita nel minor tempo possibile. Dopo una discussione durata circa un’ora e mezza, l’aula ha così votato: 13 preferenze per Alessandra Angeletti, 16 per Vittorio Rocchetti e Luca Verdino.

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