È arrivato il disco verde per il progetto dello Skymetro di Genova. Il consiglio superiore dei Lavori pubblici ha dato parere favorevole all'unanimità: un via libero decisivo che consente di proseguire rapidamente con l'iter verso l'affidamento dei lavori. Dal centrosinistra accusano: "Chissà come mai arriva a meno di una settimana dal voto".
La comunicazione del Mit
"Si tratta di un'opera strategica perché destinata a rivoluzionare la viabilità della Val Bisagno, una delle aree più congestionate della città" si legge nella nota del Ministro delle Infrastrutture e dei Trasporti. "Un salto di qualità per la mobilità urbana, un segnale concreto affinché la Val Bisagno torni al centro" proseguono dal Mit.
"Abbiamo centrato un obiettivo storico che disegna un futuro diverso per la Val Bisagno e per Genova - commenta il presidente di Regione Liguria Marco Bucci -. Un'opera strategica che risolve decenni di discussioni senza decisioni. Lo abbiamo pensato, progettato, finanziato: è arrivato il tempo di realizzarlo".
Il vice ministro Rixi: "In 5 anni si arriverà a Molassana"
Il viceministro alle Infrastrutture e ai Trasporti Edoardo Rixi nel pomeriggio ha incontrato i giornalisti in Prefettura per ribadire la notizia e rispondere alle domande di giornalisti: "In cinque anni, entro il 2030, grazie a primi due lotti del progetto si unirà Borgo Incrociati a Ponte Carega e poi a Molassana con una spesa di 532 milioni di cui 200 ancora da stanziare".
"Decisione presa da organo indipendente dal governo"
Il viceministro della Lega ha anche risposto a chi parla di un'approvazione a orologeria dicendo che la decisione "è stata presa in autonomia da un organo come il consiglio superiore dei Lavori pubblici che è indipendente". Se in caso di elezione di Salis a sindaco di Genova si decidesse di cancellare questo progetto? "Genova perderebbe i finanziamenti per dare un trasporto pubblico veloce alla Valbisagno, credo che il prossimo sindaco, di qualunque colore politico esso sarà, avrà il dovere morale di proseguire l'iter di questa opera troppo importante per essere ancora rinviata" ha commentato Rixi-
Ecco le sette fermate previste, da Brignole a Molassana
Il vice ministro ha confermato che le fermate dello skymetro saranno sette, cinque nel primo lotto, e saranno Brignole, Sant'Agata, stadio Marassi, piazzale Parenzo, Staglieno e Ponte Carega. Il secondo lotto invece comprende le stazioni di San Gottardo e Molassana.
Non cambia la posizione del centrosinistra
La candidata del centrosinistra Silvia Salis, oggi in Val Bisagno per gli ultimi giorni di campagna elettorale, commenta la notizia che arriva direttamente da Roma. "L'amministrazione dovrà avere a che fare con una decisione presa a una settimana delle elezioni che divide la città, vedremo come saranno le condizioni - è lapidaria Silvia Salis -. Tra la Bassa e la Media Val Bisagno ci sono opinioni molto diverse, c'è grande preoccupazione per i costi e per i tempi perché mancano 200 milioni di euro che non sono finanziati e si dà vita a un percorso dimezzano. C'è in ballo l'abbattimento di una scuola che non ha trovato alternative, i lavori dureranno una decina di anni e tutto questo deve essere tenuto presente". La posizione del centrosinistra non cambia, ma a mutare sarà la valutazione dei tipi di progetto che si possono portare avanti. "La versione ultima di cui parliamo non è finanziata, sono richiesti 585 milioni e ne mancano 200, parliamo di una versione che non parte da Brignole ma da fuori, c'è un disagio incredibile per la prima parte e non essendo finanziata non risolve i problema dell'alta Val Bisagno". Arriva poi la stoccata al centrodestra, che ha dato il via libera nell'ultima settimana di campagna elettorale. "Questa operazione di schiacciare il parere a cinque giorni dalle elezioni è ardita, per una coalizione in svantaggio nei sondaggi, sono cose discutibili". Come si comporterà adesso Silvia Salis? Con il disco verde all'operazione? "Qui adesso non è questione di cambiare o bloccare ma bisogna trovare alternative meno impattanti e che siano sostenibili economicamente, mancano 200 milioni di euro, è un tema e non un dettaglio, per cui si farebbe solo metà dell'opera" ha chiosato Salis.
La soddisfazione del centrodestra
Il vicesindaco reggente e candidato del centrodestra Pietro Piciocchi accoglie positivamente la decisione del consiglio superiore dei Lavori pubblici, commentando una notizia che già era nell'aria e che aveva preannunciato nei giorni scorsi. "Apprendiamo con grande soddisfazione l'annuncio del ministero dei Trasporti sul via libera unanime, un'opera che viene definita come strategica per dare un deciso salto di qualità alla mobilità in Val Bisagno, un grande risultato ottenuto con il lavoro di squadra portato avanti con l'assessore ai Lavori pubblici e l’assessore alla Mobilità, il ministero delle Infrastrutture, tutti i tecnici e che premia la tenacia della nostra amministrazione ad averci creduto fino in fondo - commenta Pietro Piciocchi -. Ora si potrà procedere con l'approvazione del progetto in conferenza dei servizi e poi alla gara per l'appalto dei lavori, l'opera infrastrutturale è fortemente richiesta dalla stragrande maggioranza della popolazione della Val Bisagno, da decenni congestionata dal traffico, senza una soluzione trasportistica in sede fissa". Il progetto è considerato dal centrodestra una "grande opera sociale perché darà agli abitanti e alle imprese della vallata finalmente la possibilità di spostarsi in pochi minuti fino al centro, in modo efficiente e sostenibile".
Le reazioni della politica
Diametralmente opposte le reazioni dei due principali schieramenti politici, con l'entusiasmo del centrodestra e le critiche del centrosinistra. "Il parere favorevole del consiglio superiore dei lavori pubblici per lo Skymetro segna una svolta storica per Genova e in particolare per la Val Bisagno. Si tratta di un risultato straordinario, frutto di una collaborazione fruttuosa tra Comune, Regione Liguria e Governo - commentano in una nota congiunta Marta Brusoni e Andrea Carratù -. Un grazie particolare al viceministro Edoardo Rixi, che ha creduto fin dall'inizio in quest'opera strategica e ha saputo accompagnare l'iter con il sostegno del ministero delle Infrastrutture e Trasporti. Parliamo di un'opera finanziata con 500 milioni di euro già stanziati – di cui 398 milioni destinati al primo lotto Brignole-Ponte Carrega – e con una tabella di marcia che, ci auguriamo, porterà presto all'indizione della gara e all’apertura dei cantieri. Oggi premiamo il lavoro, l’ascolto dei territori e la coerenza delle scelte. Andiamo avanti così, insieme".
Il centrosinistra, per voce anche del Partito Democratico, demonizza l'opera che ha ricevuto il disco verde. E per farlo si affida alle parole del segretario metropolitano Simone D'Angelo e del capogruppo in consiglio comunale e candidato in Comune Davide Patrone. "Il via libera del consiglio superiore dei lavori pubblici alla quarta versione del progetto Skymetro non spazza via gli interrogativi su un progetto che non risolverà i problemi di trasporto in Val Bisagno, e che avrà un impatto devastante sulla vallata sia dal punto di vista paesaggistico che sociale. A cominciare dal tragitto: doveva costituire il prolungamento della metropolitana di Brignole e arrivare a Prato o almeno a Molassana. E invece collegherà Via Canevari a Ponte Carrega. Doveva avere una capienza pari all'attuale metropolitana, e invece la avrà della metà perché non potranno circolare i treni doppi. Doveva costare 398 milioni, e invece costerà 585 milioni. Con gli ultimi 200 ancora da reperire. I lavori dovevano concludersi nel 2029, e invece non finiranno prima del 2033. Infine, per ottenere il via libera dal Ministero delle Infrastrutture, il Comune ha deciso di abbattere la Scuola Firpo-Buonarroti di Via Canevari, senza avere le risorse per costruire un edificio in cui spostare le aule che ospitano 900 studenti. Al di là della propaganda elettorale di queste ore, resta il fatto che nonostante il fiume di denari pubblici disponibili da oltre 3 anni il centrodestra non ha trovato una soluzione al trasporto in Valbisagno" si legge nella nota.
"Annunciare in pompa magna, a una settimana dal voto, il parere positivo del Consiglio superiore senza produrre prima uno straccio di documento, è una baracconata elettorale del centrodestra che non cambia di una sola virgola quanto pensiamo da sempre di questo progetto nato male. Un progetto che contestiamo per svariati motivi che non ci stancheremo mai di ricordare - commentano il deputato del M5S Roberto Traversi, già sottosegretario al Mit con il Conte II, e la capolista M5S alle Comunali di Genova Tiziana Beghin -. Tra questi, il fatto che lo Skymetro non arriverà a Prato ma si fermerà a Ponte Carrega: con gli stessi soldi, avremmo potuto puntare sul tram che invece a Prato ci arriverebbe. Con l’infrastruttura voluta a tutti i costi da Bucci, gli immobili della Val Bisagno perderanno valore, mentre con il tram non accadrebbe. Con lo Skymetro, inoltre, non arriveremo al 20% in meno di trasporto privato nei prossimi 10 anni, obiettivo che invece il tram ci permetterebbe di raggiungere. Non è vero che cambiando il progetto si perderebbero i soldi, semplicemente perché quei fondi sono vincolati a Genova e al trasporto rapido di massa, nel quale rientra evidentemente anche il tram".
"La Salis e i suoi ghostwriter hanno oltrepassato ogni limite, dopo le accuse del Pd sul suo mancato invito da parte della presidenza della Repubblica, come se la colpa fosse di Piciocchi, ora la candidata delle sinistre a 5 stelle insinua che anche il consiglio superiore dei Lavori pubblici – organo tecnico consultivo dello Stato – si presterebbe a fare campagna elettorale per il centrodestra - commenta il presidente del municipio Bassa Val Bisagno Angelo Guidi -. Dichiarare che il parere favorevole allo skymetro, appena concesso "sia schiacciato in un'operazione politica ardita" è gravissimo e sconcertante e dimostra nervosismo e totale mancanza di conoscenza e di rispetto delle istituzioni. Le chiediamo inoltre di dirci, se così fosse, come mai siamo dovuti arrivare alla quarta revisione. Il via libera allo skymetro non è un regalo, ma un grande risultato dei tecnici e dei progettisti che vi hanno a lungo lavorato, di un'amministrazione che ci ha fortemente creduto nel pieno interesse di tutta la città ed in particolare di migliaia di cittadini della Val Bisagno che lo aspettano dopo decenni di isolamento, considerati genovesi di serie B per la sinistra, oggi pentastellata, della Salis".
La posizione "contro" di Raffaella Gualco
Sul tema interviene anche la candidata di Genova Unita Raffaella Gualco, che da subito si è detta contraria allo skymetro. "Il progetto resta profondamente sbagliato: è una struttura enorme, con travi e pilastri che finiscono nel letto del Bisagno - commenta Raffaella Gualco -. Per costruirla si è dovuto forzare le regole urbanistiche sulle aree esondabili: un rischio inutile per il territorio. In più è scomoda da usare: corre dove non ci sono case, costringe ad attraversare il torrente e le stazioni saranno tutte sopraelevate, da raggiungere con ascensori e scale. Un disastro per una città con una popolazione sempre più anziana. Per non parlare dell’idea di buttare giù il Firpo Buonarroti: abbattere una scuola perfettamente funzionante per far posto a un sistema di trasporto che nessun’altra città utilizza, ha senso? È una tecnologia superata, pensata male e destinata a diventare un problema, non una soluzione. L’ennesima infrastruttura voluta dal centrodestra e imposta a tanti cittadini. Non solo: vorrei dire a Piciocchi di non cantar vittoria, il fatto che sia arrivato il nulla osta del Consiglio Superiore dei Lavori Pubblici non significa che sia arrivato il benestare esecutivo. Noi di Genova Unita ci opporremo sempre a quest’opera del tutto inutile".
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