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Politica

3 minuti e 30 secondi di lettura
di Annissa Defilippi
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La campagna elettorale per la poltrona di sindaco di Genova si infiamma, con uno scontro frontale tra Silvia Salis, candidata della coalizione progressista, e Marco Bucci, presidente della Regione Liguria ed ex sindaco della città, che sostiene il candidato del centrodestra.
 
Al centro della contesa, toni accesi, accuse reciproche e un botta e risposta che ha fatto salire la temperatura del dibattito politico. Salis attacca Bucci, definendolo un "bulletto" e accusandolo di promesse non mantenute, mentre Bucci replica tacciandola di "pessima caduta di stile". 
 

Salis: "Finita l’era dei bulletti"

Silvia Salis non usa mezzi termini. Durante un incontro con la stampa, la candidata progressista ha puntato il dito contro il centrodestra, accusandolo di adottare toni aggressivi e denigratori. "Bisogna che la smettano di usare questi toni aggressivi, perché non pensino che io glielo permetterò. È finita l’epoca dove i bulletti straparlano e nessuno gli risponde. Ora gli rispondiamo”, ha dichiarato con fermezza. Il riferimento a Bucci è chiaro, soprattutto quando Salis lo accusa di usare un linguaggio "paternalistico" e d'insultare la sua performance, definendola "incompetente" solo perché donna.Scintille tra il presidente della Regione e la candidata alle comunali

"Bisogna contrastare con i dati", ha aggiunto, portando all'attenzione dei giornalisti un articolo del 14 giugno 2017, in cui Bucci, allora candidato sindaco, prometteva di portare la raccolta differenziata al 70% in un anno. 
Otto anni dopo, la realtà è ben diversa. "La differenziata a Genova è al 51%, la città più arretrata del Nord, 12-14 punti sotto la media italiana”, ha sottolineato Salis, definendo l’amministrazione di Bucci un fallimento su questo fronte. Non solo: la mancata crescita della differenziata ha avuto ricadute economiche e occupazionali. "Un serio programma di raccolta differenziata avrebbe abbattuto la Tari e creato una filiera di lavoro qualificato", ha rimarcato, accusando il centrodestra di "dire bugie" e di continuare a giustificarsi con le difficoltà ereditate, nonostante otto anni di governo. "Continuano a parlare della situazione che hanno trovato, ma i numeri smentiscono le loro promesse", ha insistito.

Salis ha poi affrontato il tema del termovalorizzatore di Scarpino, rispondendo alle provocazioni di Bucci, che l’ha accusata di evitarlo per paura di contrasti con il Movimento 5 Stelle. "Voglio ricordare al presidente Bucci che anche il suo candidato non parla di termovalorizzatore. Ha paura anche lui dei 5 Stelle?”, ha ribattuto, evidenziando le contraddizioni nel campo avversario. Per Salis, Scarpino non è la soluzione ideale: "Un impianto sovradimensionato in una discarica che chiuderà nel 2030 e lontana 12 chilometri dal casello autostradale non è la risposta. Servono soluzioni alternative, e dal 27 maggio ci metteremo al lavoro con Regione, Amiu e Comune per trovarle". La candidata ha chiuso con un invito a "smettere di raccontare bugie" e a basare la campagna su programmi concreti, non su attacchi personali.

Bucci: “Pessima Caduta di Stile”

La risposta di Marco Bucci non si è fatta attendere. Visibilmente irritato, il presidente della Regione ha replicato alle accuse di Salis, concentrandosi in particolare sull’epiteto di "bulletto". “Dove cominciamo? Da chi mi ha definito bulletto? La candidata mi ha definito bulletto e poi si lamenta che noi siamo violenti. Io non so qual è il modo con cui considerano la violenza o l'aggressività, ma quando si definisce una persona bulletto, si fa un grosso passo indietro, un grosso inciampo”, ha dichiarato. Per Bucci, l’attacco di Salis rappresenta “una pessima caduta di stile” che “non le fa onore” e denota una mancanza di preparazione sui temi cruciali per Genova.

Bucci ha poi spostato il focus sulle questioni di sostanza, sfidando Salis a chiarire la sua posizione su dossier chiave come il termovalorizzatore e la gestione del ciclo dei rifiuti. "Lo vuole fare il termovalorizzatore o no? Vuole chiudere il ciclo dei rifiuti o no? Vuole capire che i 160 milioni di debito gli ha fatti la precedente giunta o no? Queste sono le domande importanti che interessano i genovesi, e a queste non è capace di dare risposte", ha tuonato. Per Bucci, le critiche di Salis sono un tentativo di sviare l’attenzione dalla sua presunta impreparazione. "Se non sa come affrontare gli argomenti, che non li affronti, perché fa solo delle gran brutte figure", ha aggiunto, riferendosi agli interventi della candidata negli ultimi giorni.
 
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