Cronaca

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Beneficiavano dei sussidi del Comune e della Provincia e vivevano in ville e "baraccopoli" extralusso. Sono questi i dettagli che fanno scalpore nell'arresto di sei nomadi di origine slava, residenti a Torino, autori di una serie di furti in appartamenti e ville delle riviere liguri e del Nord Italia. E la refurtiva recuperata dai carabinieri del Nucleo Investigativo di Genova, 100mila euro in preziosi, fa emergere il tenore di vita di questi nomadi che avevano un'ampia disponibilità economica. La banda di ladri, tutti tra i 25 e i 40 anni, è stata scoperta dai militari dopo un tentato furto una villa di Sori. Nell'abitazione, infatti, scattò l'allarme e durante la fuga uno dei ladri perse il cellulare. Da qui sono scattate le indagini che hanno portato agli arresti. Due sono ancora ricercati. La banda riusciva a compiere anche cinque colpi in un giorno nella stessa palazzina. Rubavano solo oro, pietre preziose e orologi. L'oro veniva fatto fondere e poi rivenduto dalla ricettatrice, una 38enne che abitava in una villetta nel torinese, ufficialmente disoccupata ma faceva la bella vita, viaggiava in auto di lusso e si ricopriva di gioielli: tra questi anche un collier da 50 mila euro. Da dieci anni non faceva la dichiarazione dei redditi.