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Anche in caso di rientro in Italia sarebbero di nuovo sottoposti all'isolamento
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 “Riprendere i campionati il 3 maggio è irrealistico. Per tutto il mese di aprile sospenderemo ancora ogni manifestazione sportiva, allenamenti compresi. E lo sport non è solo il calcio e il calcio non è solo la Serie A. Destinerò un piano straordinario di 400 milioni allo sport di base”. Parole del Ministro dello Sport, Vincenzo Spadafora, che hanno fatto scattare la dura reazione della Lega di serie A: "Il calcio dà lavoro a più di 300mila persone – si legge in un comunicato - generando l'1% del PIL nazionale. La Serie A produce ogni anno circa 3 miliardi di euro di ricavi totali e genera un indotto di 8 miliardi a beneficio dell'intera piramide calcistica, oltre a una contribuzione fiscale e previdenziale di 1 miliardo di euro”.


Peraltro, aggiungiamo noi, se crolla il calcio professionistico, in Italia crolla tutto lo sport, sebbene Spadafora lo ignori: al termine di questa stagione, infatti, la Lega di serie A ha in previsione di versare 130 milioni in parte destinati anche al sostegno delle altre discipline.


Intanto, sull’eventuale ripresa del campionato, è tornato a parlare il presidente del Genoa, Enrico Preziosi, che ha dichiarato:
"Si potrà tornare a giocare solo ed esclusivamente se ci saranno le condizioni per la tutela della salute".


A tale proposito, sono rientrati in Inghilterra i sampdoriani Yoshida e Vieira, subito di nuovo messi in quarantena. In caso dovessero rientrare in Italia, finirebbero ancora in isolamento. E’ probabile, dunque, che siano tornati a casa con la certezza di non dover più rimettere piede a Genova.