E' affondato al largo dell'isola Palmaria, su un fondale di 25 metri, lo yacht che questa mattina è stato avvolto dalle fiamme a Porto Venere. Le operazioni di spegnimento sono durate diverse ore, con le cinque persone dell'equipaggio che si sono messe in salvo sul tender.
Ora l'attenzione è tutta puntata sul pericolo inquinamento, per i residui di carburante presenti a bordo: sull'acqua si è formata una leggera iridescenza e sul posto è stato inviato dal ministero dell'ambiente un battello disinquinante. In arrivo da Genova un ulteriore mezzo specializzato, richiesto dalla capitaneria di porto della Spezia che ha coordinato le operazioni sin da stamani.
L'area è monitorata inoltre da un elicottero. L'armatore dell'imbarcazione è stato diffidato e dovrà adottare ogni iniziativa per scongiurare conseguenze ambientali. La capitaneria di porto ora metterà a punto un piano di azione che dovrà essere attuato dal proprietario per la rimozione del relitto e la prevenzione di possibili inquinamenti.
cronaca
Yacht affondato a Porto Venere, ora è rischio inquinamento
Ieri le fiamme. I cinque occupanti messi in salvo su un tender
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