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L'associazione ambientalista chiede lo sviluppo di un polo di eccellenza sulle rinnovabili
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Chiudere, come previsto per il 2021, la centrale a carbone di La Spezia, e puntare alle fonti rinnovabili. È quanto chiede il Wwf Italia in una lettera al ministro dello Sviluppo Economico (Mise) Stefano Patuanelli, dopo che ieri il sindaco della città ligure Pierluigi Peracchini ha reso noto che il Mise avrebbe negato a Enel il permesso per la chiusura della centrale a carbone. Secondo il Wwf questo diniego potrebbe essere interpretato come "una indebita e aggressiva pressione per sollecitare l'autorizzazione del gruppo a gas, finendo per ritardare ancora la chiusura della centrale, invocata dalla popolazione spezzina da decenni, popolazione che ha sofferto molti gravi danni alla salute, all'ambiente e ad alcune attività economiche connesse".

Il Wwf ritiene che il ministero dello Sviluppo non possa continuare a sostenere l'apertura di nuove centrali fossili, contravvenendo agli impegni europei e internazionali che, al più presto dovranno essere ancora più ambiziosi, ma debba lavorare per favorire la produzione di energia elettrica da fonti rinnovabili e per limitare le nuove centrali a gas al minimo indispensabile.

L'associazione ambientalista chiede al ministero - conclude la lettera, firmata dalla presidente Donatella Bianchi - di consentire ai cittadini di vedere, finalmente, la chiusura della centrale a carbone
e di favorire la messa a punto di un piano per la creazione di un centro di eccellenza delle fonti rinnovabili e dell'efficienza energetica, dopo un confronto con il Comune e i cittadini di la Spezia.