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Finale da brividi con la lotta tra le due Toyota Yaris
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Prendendo in prestito la celebre frase del calciatore Gary Lineker, si potrebbe dire che il Rally è quello sport in cui si corrono le prove speciali insieme al proprio navigatore ed alla fine vince sempre Ogier. Già, perché il fenomeno di Gap ha nuovamente ribadito ai protagonisti del Mondiale WRC che, per ora, il Re incontrastato resta lui.

D’altro canto sette titoli quattro marche diverse non si vincono per caso e l’asso della Toyota, ancora una volta, ha messo tutti in fila sulle splendide prove speciali del Rally di Croazia.
Un finale a dir poco appassionante quello della gara all’esordio nel WRC, con le due Toyota di Ogier ed Evans a giocarsi la vittoria sulla Power Stage e con Neuville a otto secondi, pronto a sfruttare un eventuale errore del duo di testa.
Evans, in testa per tutta la giornata finale, ha perso la vittoria per un piccolo ma imperdonabile errore negli ultimissimi metri di gara, consegnando così il successo al compagno di squadra per soli sei decimi. Per il Campione in carica vittoria anche nella Power Stage, che permette ad Ogier di andare a casa con il bottino pieno di trenta punti e di salire al comando della classifica di campionato a quota 61, davanti a Neuville a 53 ed Evans a 51.

Ancora un podio per Neuville, che pare abbonato al terzo posto nel 2021 e che non vince dal Montecarlo 2020. Un ruolino di marcia non certo soddisfacente per un pilota che rischia di essere etichettato per sempre come un eterno secondo. Gara senza acuti anche per Tanak, quarto e mai in sintonia con le strade croate. Bilancio negativo quindi in casa Hyundai, dove si è già concentrati sul prossimo impegno portoghese.

Spiragli di luce in casa Ford M-Sport, grazie alla fantastica prestazione del francese Adrien Fourmaux, quinto al debutto su una WRC+ (la Ford Fiesta) e capace di registrare ottimi tempi; ancora una volta Malcom Wilson sembra averci visto lungo e potrebbe aver lanciato l’ennesimo talento verso l’olimpo del WRC. Buona anche la prestazione del giapponese Katsuta, sesto con la quarta Toyota Yaris, davanti all’altra Fiesta di Greensmith, pilota dal portafoglio più pesante del talento.

Nel WRC2 la vittoria è andata alla Citroen di Ostberg, davanti alla Ford Fiesta di Suninen ed alla Skoda Fabia di Kajetanowicz. Ottima gara per gli italiani Mauro Miele e Luca Beltrame, ventitreesimi assoluti con la loro Skoda Fabia, mentre Enrico Brazzoli e Maurizio Barone hanno chiuso in trentatreesima posizione con un’altra Skoda.