cronaca

Residenti preoccupati per smog da bus e calcinacci dal ponte
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"Basta morti, chiudiamo la Volpara". Questo si leggeva sullo striscione che ha aperto il corteo dei comitati della Val Bisagno e in particolare dei residenti della zona delle Gavette che, indossando mascherine anti-smog, hanno marciato per protestare contro i disagi che da anni sono costretti a patire a causa dei miasmi provenienti dall'impianto di trattamento dei rifiuti di Amiu che si trova oltre il torrente e di fronte alle loro case.

I cittadini hanno manifestato bloccando le strade tra il centro e la vallata con inevitabili disagi per il traffico. "La Volpara ormai è la discarica dei rifiuti di Genova e città metropolitana al posto di Scarpino", ha detto Giuseppe Siggia, presidente del comitato Salute Ambiente Val Bisagno. Da anni si parla di dismissione del sito, ma prima Amiu dovrebbe realizzare il nuovo impianto di Scarpino. La protesta dei cittadini è legata anche all'inquinamento causato dagli autobus della vicina rimessa Amt. Infine le preoccupazioni sempre più forti per lo stato di salute dei viadotto Bisagno, che passa sopra le loro teste e da cui domenica mattina è caduto un pezzo di pluviale.

Autostrade per l'Italia, solo ora, cerca un dialogo con la richiesta di un incontro "per fugare dubbi e timori". Lo ha proposto la Direzione di Tronco di Genova di Aspi ai residenti della zona delle Gavette per condividere informazioni e documentazione sul viadotto Bisagno. Con questa iniziativa, si legge in una nota, "la Direzione di Tronco intende rassicurare i residenti riguardo alle preoccupazioni manifestate in questi giorni sulle condizioni del ponte". I tecnici di Aspi, conclude il comunicato, "si rendono fin da ora disponibili a effettuare anche un sopralluogo con i residenti presso il viadotto". Un intervento intempestivo e fuori tempo massimo. La pazienza degli abitanti delle Gavette ha superato il limite, in modo irreversibile.