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Gli organizzatori non ammettono concorrenti da paesi a rischio Coronavirus
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La storia e la discriminazione si ripete. Venti giorni fa sono stati esclusi gli equipaggi italiani dagli organizzatori del Panda Raid, maratona nei deserti del Marocco, adesso tocca ai rally della serie europea a escludere gli italiani. La psicosi provocata dal rischio contagio Coronavirus pervade gli spagnoli che non ammettono i nostri campioni al Rally Costa Brava discriminando di fatto gli equipaggi italiani.

Al primo round del campionato europeo di rally per auto storiche, che si correrà a Girona il 13 e 14 marzo, gli italiani sono sempre stati protagonisti vincenti, sia della classifica assoluta quanto delle sfide di categoria ma quest'anno non potranno ripetersi. Gli organizzatori della gara spagnola hanno comunicato che il rally si potrà disputare, in ottemperanza alle disposizioni diramate dal Ministero della Salute iberico in merito agli eventi sportivi e sociali, ma senza accettare le iscrizioni che provengono da paesi che sono chiaramente considerati aree di rischio di trasmissione del virus. Il provvedimento interessa così tutti i team italiani che avevano presentato la loro domanda di partecipazione.

Chiaramente contrariati sono i dieci equipaggi italiani iscritti, che attendono un rapido pronunciamento da parte della FIA, federazione internazionale. Fabrizia Pons si attende una risposta a breve alle istanze, Andrea Zivian e Lucio Da Zanche accettano abbastanza serenamente la decisione degli organizzatori ma esprimono giustificato disappunto sul fatto che la gara mantenga validità europea.