cronaca

Sembra difficile trovare alternative
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 Alla fine anche i comitati potrebbero accettare l'autoparco per i tir a villa Bombrini, ma in cambio chiedono alcune compensazioni, come una forte accelerazione dei lavori di riqualificazione di via Cornigliano e, soprattutto, il fatto che resti solamente per il tempo necessario ad ultimare i lavori del nuovo ponte. L'ipotesi di mediazione è emersa dall'incontro tra i rappresentanti dei comitati e il sindaco di Genova, Marco Bucci, e sarà sottoposta ai cittadini in un'assemblea pubblica che sarà fissata per i prossimi giorni. Sulla scelta dell'area per l'autoparco, però, sembra difficile trovare alternative.

"Il sindaco è stato molto preciso
- sottolinea Giampiero Morstabilini, presidente dell'associazione Cornigliano per la città - e ci ha detto che in quelle aree purtroppo i tir arriveranno. In cambio verrà dato qualcosa a Cornigliano". La compensazione, quindi, potrebbe partire proprio dal cantiere di nuova via Cornigliano, su cui c'è un ritardo di alcuni mesi. "Bisogna che le forze impiegate nel cantiere siano di più perché quelle attuali non bastano - spiega il presidente del Civ Cornigliano, Massimo Oliveri - e nuovi ritardi porterebbero alla chiusura di altri negozi, anche perché mettere un parcheggio di camion dietro una villa storica va a cozzare con l'interesse di dare un taglio turistico alla città".

Domani, intanto, anche i commercianti di Cornigliano spegneranno le loro luci, assieme ai negozi di tutto il ponente, per un'iniziativa che denuncia il rischio di desertificazione di quelle zone. Un problema particolarmente sentito in quest'area. "Negli ultimi tre mesi abbiamo perso 3-4mila euro in media - conclude Enza Grimaldi, presidente dell'associazione U Mercou de Zena- e abbiamo paura che, con l'autoparco a villa Bombrini, peggiori anche la situazione del traffico"