cronaca

Problemi e disagi nel Levante della regione
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I problemi di isolamento infrastrutturale della Liguria, purtroppo, non sono limitati ai tratti di autostrade gestiti da Autostrade Aspi, cioè tra Sestri Levante, Genova e il nord Italia ma anche nel tratto di A12 gestito da Salt, 50 km tra Sestri Levante e Sarzana, cioè mezza Liguria. 



 
Mentre l’attenzione è giustamente concentrata su Autostrade, minata da cantieri e chiusure, corsie uniche e scambi di carreggiata, ecco che anche Salt ha aperto cantieri su quasi tutta la tratta, da Sestri Levante addirittura fino all’allacciamento con la A15 per Parma.  Con una aggravante: qui si paga il doppio che altrove: 8 euro e 20 tra Sestri Levante e La Spezia, cioè 50 km. Tutti a corsia unica, quasi tutti. 
 
Primocanale ha fatto un viaggio che si è rivelato da far west sulla tratta: in zona cantiere, quindi su tutto il tragitto, c’è l’obbligo di procedere a 60 km orari e in galleria, indicano i cartelli, si deve mantenere una distanza di 100 metri dal mezzo precedente. Regole dettate dalla pericolosità del transito in carreggiata unica a due sensi di marcia, con auto e camion che si incrociano. Ebbene, il risultato è che chi rispetta, come si dovrebbe, i limiti, si trova alle spalle, attaccati, auto e camion che suonano il clacson e accendono insistentemente gli abbaglianti. Non solo: non rispettano assolutamente la distanza di cento metri prevista. Senza considerare i sorpassi all’ultimo centimetro da parte di alcune auto, poco prima che si restringano le corsie per cantieri. Insomma, un pericolo pazzesco. 
 
Considerazioni: perché a Salt non viene chiesto di bassare le tariffe, ripetiamo, esose, (16,40 euro andata e ritorno Sestri Levane-La Spezia, pensate ai pendolari peraltro orfani di molti treni), così come ad Autostrade? 
 
Se lo domanda anche il sindaco di Sesta Godano, Marco Taversone: “Si parla sempre e solo dei tratti gestiti da Autostrade ma anche qui abbiamo tanti problemi. I sindaci della val di Vara lo chiedono da tempo, di ridurre le tariffe, ma senza esito. È ora di cambiare”.