cronaca

E si valutano anche le possibili ripercussioni sul turismo
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 Una manifestazione che fa discutere quella in programma a Ventimiglia il 14 luglio: “Ventimiglia città aperta”, questo il nome del corteo organizzato dal “Presidio Permanente No Borders“, che vuole essere un grido di protesta contro le politiche “disumane dell’Europa, di Salvini, Macron e dell’amministrazione comunale presieduta da Ioculano”. E dopo il disappunto dello stesso Ioculano, sono giunti altri pareri contrari. In primis, il governatore della regione Giovanni Toti: “La manifestazione organizzata per il 14 luglio a Ventimiglia ha il sapore di una provocazione, che costituirebbe un ulteriore disagio per una città che già ha pagato sulla propria pelle un prezzo altissimo per le problematiche legate all’immigrazione. Fatto salvo il diritto di manifestare, in quell’occasione devono prevalere altri diritti, in primis il diritto alla sicurezza e alla tutela dell’ordine pubblico”.

Anche l’Ufficio di Presidenza ANCI Liguria ha deciso all’unanimità di esprimere la propria assoluta contrarietà. “Chiederò al Prefetto di non autorizzare la manifestazione e se necessario farò appello al ministro dell’Interno Salvini”, ha affermato il coordinatore della commissione Immigrazione ANCI Liguria Giacomo Chiappori. “Manifestazioni come queste non hanno senso e mettono solo in pericolo la comunità dei cittadini”.


E oltre alla sicurezza, un altro motivo di preoccupazione è quello del turismo. “Certamente un’iniziativa di quel genere, dal chiaro profilo politico, non può essere ridotta a una mera problematica di viabilità”, ha detto l’assessore regionale alla Sicurezza, referente della Polizia locale. “Quel giorno Ventimiglia sarà già impegnata nell’accoglienza di molti turisti che come ogni anno arriveranno dalla Francia e nelle problematiche legate al week end estivo".