salute e medicina

Per quelli a domicilio chiesto aiuto di associazioni come la Gigi Ghirotti
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"La buona notizia è che arriva un nuovo tipo di vaccino a vettore virale come Johnson & Johnson, la cattiva notizia è che ne arrivano solo poche migliaia di dosi 4000". Così a Primocanale il professor Filippo Ansaldi sub commissario e responsabile della prevenzione di Alisa (agenzia regionale sanitaria) raffredda l'entusiasmo per quella che dovrebbe essere la settimana di svolta per la campagna vaccinale in Italia.


In Liguria si aspettavano circa 18mila dosi del nuovo vaccino Johnson & Johnson invece ne arriveranno solo 4mila. Tante le speranze riposte in questo nuovo vaccino, tra i vantaggi in primis è un monodose e quindi non necessita di un richiamo e può essere conservato in frigo senza congelamento.


Proprio per queste caratteristiche e visto l'esiguo numero delle prime dosi la Liguria ha pensato a un uso ben specifico che deve però essere autorizzato dal ministro della Salute Speranza
: "Abbiamo ritenuto di non parcellizzare le dosi su tutto il territorio perché 4000 dosi sembrano tante ma in realtà sono veramente poche per i nostri standard - spiega il prof. Ansaldi - stiamo avendo delle interlocuzioni con il ministro perché abbiamo chiesto di poterli utilizzare a domicilio anche per i pazienti ultrafragili, per loro l'indicazione è il vaccino a mRNA al fine di immunizzare il più velocemente e velocemnte possibile, ci aspettiamo una risposta nelle prossime ore perché l'abbiamo chiesta ormai da qualche giorno il nostro obiettivo, infatti, è di andare a casa delle persone con questo vaccino che dopo un unica dose permette il completamento del ciclo, basta una dose per garantire l'immunizzazione".


Le prime fiale di J&J destinate all'Italia dovrebbero arrivare tra martedì e mercoledì all'hub della Difesa dell'aeroporto di Pratica di Mare. Si tratta del quarto vaccino disponibile ed è stato approvato dall'agenzia europea del farmaco (Ema) l'11 marzo e dall'agenzia italiana del farmaco (Aifa) il 12 marzo.


La vaccinazione a domicilio rappresenta una sorta di 'paradosso' che vede persone over80 magari allettate aspettare ancora il vaccino a casa mentre settantenni già vaccinati. Ansaldi non ha dubbi: "Questo paradosso è frutto dell' accavallarsi delle disposizioni delle disponibilità - spiega - cioè in 3 mesi sono cambiate 4 volte le linee di indirizzo, ogni settimana cambiano le indicazioni per il vaccino e questo chiaramente non permette una fluidità di disegno che tutti vorremmo".


Per i vaccini a domicilio arriva poi la richiesta di aiuto ad alcune associazioni: "Abbiamo chiesto di implementare fino ad arrivare ad almeno 30 squadre in Liguria e stiamo cercando anche di coinvolgere le associazioni che già si recano a domicilio una fra tutte la Gigi Ghirotti che si è dimostrata molto sensibile per questo tipo di intervento".


L'obiettivo dato per la Liguria dal commissario per l'emergenza Figliuolo era di 13 mila vaccini al giorno, dosi somministrate negli ultimi giorni ma a causa del numero più basso di quello previsto di flaconi in arrivo Ansaldi ammette di avere qualche dubbio per le prossime giornate: "La campagna di vaccinazione ligure in questo momento garantisce 13.000 vaccinazioni e potrebbe aumentare del 20-30% avendo a disposizione delle dosi ma temo che non riusciremo neanche a fare le 13 mila dosi perché recentissime comunicazioni ci hanno dato una un obiettivo target molto inferiore, il nostro impegno è comunque sempre quello di chiudere la campagna vaccinale degli over 80 entro fine maggio".


La Liguria ha recepito intanto questo week end l'ultima ordinanza del commissario per l'emergenza Covid-19 il generale Francesco Figliuolo che prevede di vaccinare prima di tutto gli over 80 e di farlo il prima possibile, poi le persone a "elevata fragilità" insieme ai loro caregiver. Subito dopo "le persone di età compresa tra i 70 e i 79 anni e, a seguire, di quelle di età compresa tra i 60 e i 69 anni". (LEGGI QUI)