cronaca

Tablet e modem portatili per gli studenti forniti da Unige
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 Non è facile immaginare come funzionerà l’Università di Genova a partire da settembre, ma “siamo al lavoro per valutare tutte le ipotesi”, assicura il rettore Paolo Comanducci. “Abbiamo scelto di chiudere questo semestre affidandoci agli strumenti online che ci hanno permesso di non perdere neanche un giorno, ma per il prossimo anno vorremmo poter tornare ad avere gli studenti qui in ateneo, almeno per le sedute di laurea e gli esami”.

Resta un punto interrogativo per quanto riguarda le lezioni, soprattutto se le norme di distanziamento sociale resteranno le stesse. “Stiamo valutando di organizzare una doppia modalità, con una parte degli iscritti in presenza e un’altra collegata online”, ha anticipato il rettore. “Quello che però vogliamo dire ai ragazzi e alle famiglie è che in ogni caso riusciremo a far svolgere regolarmente tutti i corsi”.


L’università è voluta anche andare incontro ai ragazzi, prorogando la scadenza di pagamento della terza rata ad agosto. “Faremo tutto il possibile, abbasseremo anche la quota d’iscrizione e tra pochi giorni inizieremo a distribuire dei tablet agli studenti. Per il prossimo semestre vogliamo comprare dei modem portatili per agevolare la connessione”, ha detto Comanducci a Primocanale. Sempre online oltre 4 mila ragazzi si sono collegati alle dirette streaming degli open days, mentre fino a maggio c’è tempo per quelli delle lauree magistrali. Per le future matricole sarà poi disponibile un info point virtuale e uno allestito negli spazi di via Balbi per poter avere tutte le informazioni necessarie.


Intanto per Paolo Comanducci si avvicina la fine del mandato: sono slittate a settembre le elezioni per il nuovo rettore. Negli ultimi cinque anni l’università ha scalato le classifiche dei rankig internazionali, l’ultimo quello degli Emirati Arabi dove ha guadagnato ben 51 posizioni e il nono posto in Italia. Sono stati fatti diversi passi in avanti, dall’incremento notevole dei corsi in lingua inglese al Centro del Mare, dai progetti Erasmus all’attivazione di nuovi master fino alla sensibilizzazione green che ha visto lo stesso Comanducci sottoscrivere una carta d’intenti durante i ‘Fridays for Future’.

“Come avevo già detto a inizio anno, concludo questo percorso non pienamente soddisfatto perché ci sono ancora alcune cose che avrei voluto fare”. Una di queste è il passaggio di ingegneria a Erzelli, dove di recente è ‘spuntato’ uno stop da 50 milioni di euro. “Questa operazione s’ha da fare, ho chiesto un tavolo di confronto con il sindaco Bucci e il governatore Toti e confido che i fondi europei possano dare un’accelerata ad un progetto che potrebbe cambiare il futuro economico della città di Genova”.