salute e medicina

Rinnovo atteso 10 anni
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E' un successo per tutto il sistema sanitario nazionale perché dopo più di dieci anni è stato siglato il contratto della dirigenza medica e non medica, quando si dice che è una vittoria per tutti non lo si dice a caso perché i medici sono una figura centrale e strategica per il successo e il buon andamento del sistema sanitario nazionale, in questi dieci anni sono cambiate molte cose e ahimè in peggio, il continuo definanziamento del sistema sanitario nazionale con conseguente privatizzazioni (Erzelli, Cairo, Albenga…) e la mancanza di turnover lavorativo con conseguente sovraccarico del personale rimanente e con la mancanza di medici specialisti (circa cinquantamila nei prossimi 5 anni) hanno creato un sovraccarico del sistema intollerabile quasi mortale e la mancanza del contratto (scandalosa) non faceva che ulteriormente esasperare una situazione già di per se grave, certamente la sigla del nuovo contratto non risolverà tutti i problemi, ma perlomeno allenterà il pressing su un sistema in pesante difficoltà, quindi, registriamo il miglioramento delle condizioni lavorative sia a livello economico (200 euro lordi) che normativo: il riconoscimento del disagio notturno e di questi il riconoscimento di 120 euro (lordi) a notte per chi lavora in pronto soccorso, vero epicentro della sanità( denunce, aggressioni turni massacranti), la possibilità di chiedere al compimento dei 62 anni l’esenzione dai turni notturni, il diritto dei giovani medici di aver riconosciuto un incarico dopo i cinque anni lavorativi, la possibilità di avere avanzamenti di carriera anche se non si fa la carriera gestionale (primari) con la figura del professional; ma soprattutto questo contratto ha rimarcato finalmente dal punto di vista politico che nulla è perduto per il servizio sanitario nazionale unico ed universalistico, di questo ve ne era bisogno dopo che in questi dieci anni di governi di governi di destra di centro e di sinistra hanno ignorato il problema e per fortuna nonostante tale atteggiamento tutti i lavoratori della sanità hanno continuato loro malgrado a dare risposte all’utenza nonostante che non ne avessero a loro volta risposte dai governi in carica, oggi pertanto è un piccolo passo per una categoria ma un grande passo per il sistema sanitario nazionale.

*Luigi Canepa
Segretario CGIL-FP medici Liguria