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La castanicoltura era una delle attività agricole principali di un tempo in queste terre
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La castanicoltura ha radici antiche nel territorio di Carro in Val di Vara nella provincia spezzina, possiamo senz’altro dire che si tratta di una delle attività agricole principali di un tempo, come sottolinea il presidente dell’associazione dei castanicoltori del levante ligure Maurizio Canessa: “La castanicoltura permetteva alle genti di questa valle di sopravvivere nei mesi invernali perché la farina di castagna era la base dei 5 mesi invernali in attesa che la campagna potesse donare qualche altro prodotto della terra. Il recupero degli antichi castagneti comporta anche la salvaguardia del territorio poiché vengono recuperati anche gli antichi muretti a secco che evitavano alluvioni disastrose”.



 

 

Se parliamo di castanicoltura parliamo anche della varietà delle castagne che questi territori offrono: “In questa zona c’erano 7 antiche varietà di castagne, la più famosa era la carpenese ma la più saporita era la chiavarina”, conclude Canessa. Proprio a Travo, una frazione del Comune di Carro, è stato rivalorizzato un antico mulino in pietra ad acqua del 1700, probabilmente un unicum nella Val di Vara nel suo genere. Il mulino farà parte di un percorso museale assieme ad un essiccatoio che quest’anno compie 200 anni e si trova anch'esso a Carro, il tutto con un filo conduttore, la castanicoltura. 



 

 

 

“Ci occupiamo da 20 anni di castanicoltura ed avendo un castagneto domestico portavamo le castagne a macinare in mulini fuori regione, quando si è presentata l’occasione di acquistare questo mulino abbiamo deciso di farlo -  così Silvia Bonfiglio, titolare di un’azienda agricola che ha acquistato il mulino – La nostra intenzione è quella di rendere accessibile questo mulino, ora inizieranno i lavori di sistemazione delle macine e delle parti in legno, il prossimo anno contiamo che questo mulino sia parte di un museo dedicato alla castanicoltura”.