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Raddoppia l'impegno "green" per tutelare l'ambiente
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 A vederlo a pelo dell’acqua sembra un piccolo galleggiante, ma è avvicinandosi che si scopre quanto sia efficace il seabin, un cestino capace di raccogliere plastica, sigarette e altri rifiuti inquinanti dispersi in mare. Per questo al Porto Antico si è voluto raddoppiare l’impegno con l’installazione di un secondo dispositivo.

“È in grado attraverso un sistema di membrane di andare a risucchiare tutte le microplastiche contenute nell’area circostante”, spiega Domenico Rizzo, direttore marketing Grohe Italia. “Necessita comunque di essere svuotato con frequenza, poiché può raccogliere fino a 20 – 30 chili al giorno di plastica”.


Ma questa non è l’unica iniziativa pensata per tutelare l’ambiente: al Porto Antico, uno dei luoghi più frequentati da genovesi e turisti, sono tante le misure “green”. Dalla distribuzione di 40 mila borracce all'installazione di colonnine di ricarica per mezzi elettrici, dall'elettrificazione delle banchine per i maxi yacht all’energia fotovoltaica, da qui parte il buon esempio.

“Abbiamo più di quattro milioni di presenze all’anno e di conseguenza abbiamo anche una responsabilità per educare alla sostenibilità”, commenta Alberto Cappato, direttore generale di Porto Antico. “Il fatto di aver scelto un punto ideale per le correnti dello specchio acqueo, ma che si vede anche dalla passeggiata non è casuale, poiché abbiamo la speranza di sensibilizzare i nostri visitatori ed evitare che gettino i rifiuti per terra, rifiuti che spesso, col vento, rischiano di finire in mare”.