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Nuova iniziativa dell'Uisp di promozione dello sport e della vita: "No, non stiamo giocando a nascondino, anzi, abbiamo proprio deciso di non esserci!"

"Soprattutto per il rispetto verso i nostri soci, - continua la nota stampa - le nostre associazioni e società sportive, i nostri dirigenti, i volontari, i dipendenti, i collaboratori, che si sono assunti il peso, la fatica, di una posizione coerente. Perché da sempre abbiamo fatto una scelta di campo: stare dalla parte di coloro che esprimono una piena e trasparente responsabilità sociale".

Tra gli annunci che caldeggiano l'iniziativa di oggi, "Promuovere lo sport, promuovere la vita", promossa da vari Enti di Promozione sportiva, a Roma, presso il Salone d’Onore del CONI, vi è l'obiettivo di far emergere lo sport come strumento di coesione sociale e di cittadinanza attiva, l'impatto sociale della realtà che rappresenta, la potenzialità occupazionale. Molte delle realtà promotrici dell'evento rappresentano numeri che sono il frutto del lavoro di altre organizzazioni, di associazioni di secondo livello, e non il risultato della capacità organizzativa dell'ente di promozione. Spesso i riferimenti territoriali di quelle organizzazioni non esistono, non sono costituiti in comitati autonomi con sedi fisicamente individuabili, ma sono riferimenti personali che riguardano i numeri civici ed i numeri di telefono relativi al domicilio dei presidenti o dei vari responsabili, o, peggio ancora, di soggetti che nulla hanno a che fare con lo sport.

"Lasciamo volentieri spazio a quegli enti - riprende la nota - che manipolano le regole, mistificano i numeri, senza che chi di dovere abbia il coraggio della vigilanza e della verifica. Sappiamo di non essere perfetti, ma continuiamo a metterci la faccia avendo accettato fino in fondo la sfida della trasparenza. Ecco perché anche oggi preferiamo stare al fianco delle nostre associazioni, sul campo, condividendo le loro preoccupazioni, le difficoltà, la crisi di risorse finanziarie, la complessità e il peso della burocrazia. Continueremo a seguire con particolare attenzione il percorso di riforma che si è avviato, offrendo al governo un’immediata disponibilità al confronto sulle cose concrete che possono realmente aiutare la promozione e la cultura sportiva nel nostro Paese.  Speriamo che ci sia la volontà di valorizzare la promozione sportiva a partire dalla verifica della correttezza dei dati e dei soggetti che la organizzano, al fine di tutelare i dirigenti, i tecnici, gli allenatori, gli arbitri e giudici di gara che accolgono atleti ed atlete nei quartieri di periferia, nelle piazze, nelle scuole, nelle parrocchie, nelle palestre…Tutto il resto... è fuori gioco!"
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