cronaca

Salvini: "Non c'è delusione o gelosia che possa giustificare un omicidio"
1 minuto e 0 secondi di lettura
Ha colpito in preda "a un misto di rabbia e di disperazione, profonda delusione e risentimento [...]" e  "non ha agito sotto la spinta di un moto di gelosia fine a sé stesso, per l'incapacità di accettare che la moglie potesse preferirgli un altro uomo, ma come reazione al comportamento della donna, del tutto incoerente e contraddittorio, che l'ha illuso e disilluso nello stesso tempo". E' scritto nelle motivazioni della sentenza di condanna inflitta ad un uomo, Javier Napoleon Pareja Gamboa, il 52enne che nell'aprile scorso uccise a coltellate la moglie di 46 anni, Jenny Angela Coello Reyes nella loro abitazione di via Fillak a Genova.

Il 52enne aveva ucciso la donna dopo aver scoperto che lei non aveva tenuto fede alla promessa fatta, di lasciare il suo amante. Per l'omicida il pm aveva chiesto una pena di 30 anni, la condanna comminata invece è stata di 16 anni, grazie allo sconto di pena dovuto al rito abbreviato e alle attenuanti generiche riconosciute.

''Non ho parole. Non c'è delusione o gelosia che possa giustificare un omicidio. Chi ammazza in questo modo deve marcire in galera''. E' quanto sostiene il ministro dell'Interno Matteo Salvini, commentando la sentenza.